Sindacati: “Perdurano trattative e impegni già sottoscritti più volte, presso la stessa Prefettura, alle quali l’azienda non ha mai dato seguito. A questi si è aggiunta la disdetta unilaterale di accordi aziendali che regolamentano modalità e criteri di trasformazione degli autisti da part time a tempo pieno”
Si è chiuso con un nulla di fatto il confronto azienda-sindacati ieri in Prefettura, in ottemperanza a quanto previsto dalle procedure di raffreddamento che regolamentano lo sciopero nei pubblici servizi.
Fra i temi del confronto la sicurezza sul lavoro, le problematiche sulla viabilità, lo stato di efficienza dei mezzi e le continue criticità del servizio.
“Perdurano trattative e impegni già sottoscritti più volte, presso la stessa Prefettura, alle quali l’azienda non ha mai dato seguito – hanno sottolineato i sindacati -.
A questi aspetti ai quali l’azienda continua a non garantire soluzioni, si è aggiunto un altro elemento di forte contrasto con le parti sociali legato alla disdetta unilaterale di accordi aziendali che regolamentano modalità e criteri di trasformazione degli autisti da part time a tempo pieno”.
Entrando nel merito si tratta di un accordo che interessa circa 40 autisti assunti con regolare concorso a partire dal 2008 e, a quali si preclude la possibilità, “contrariamente a quanto previsto espressamente dal verbale del 6 ottobre 2004”, di trasformare il rapporto di lavoro, dopo un periodo congruo di 3 anni, a tempo pieno, cosa che garantirebbe, di conseguenza, una retribuzione superiore alle 600-700 euro attuali.
“Dal confronto è emerso che l’azienda, mantenendo ferme le proprie posizioni e nonostante i ripetuti inviti dell’autorità prefettizia, non è intenzionata a recedere dalle decisioni assunte sul personale viaggiante e officina – spiegano i sindacati -. Contestualmente e senza alcun vincolo, l’azienda interviene sui rapporti di lavoro degli impiegati, definendo unilateralmente modifiche agli organici, trasformazioni dei contratti ed elargizioni di indennità ad personam per non parlare delle ingenti ed ingiustificate ore di straordinario riconosciute allo stesso settore notoriamente già sovradimensionato”.
In base al mandato ricevuto dai lavoratori, supportato da una straordinaria consultazione referendaria attraverso la quale, il 97% degli autisti si è espresso contro le decisioni aziendali, le segreterie provinciali di Filt Cgil e Uiltrasporti confermano lo stato di agitazione del personale Gtm, annunciando sin da ora l’imminente attivazione di iniziative di lotta, tra le quali la proclamazione di una prima giornata di sciopero.

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