"Con la prima semestrale 2011 si registra un miglioramento del Margine operativo lordo di circa 24 milioni di euro rispetto al budget e rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In termini percentuali si tratta di un miglioramento del 178% rispetto al 2010 e del 176% rispetto al budget 2011"
"Con la prima semestrale 2011 si registra un miglioramento del Margine operativo lordo di circa 24 milioni di euro rispetto al budget e rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente – si legge ancora nella nota – In termini percentuali si tratta di un miglioramento del 178% rispetto al 2010 e del 176% rispetto al budget 2011. Tale risultato deriva anche da una fortissima riduzione dei costi, pari a circa 40 milioni di euro".
Una debolezza, sottolinea l’Atac, "si registra ancora nel comparto della vendita dei titoli di viaggio e complessivamente dei ricavi da mercato, con una flessione pari a circa 1,5 milioni di euro: da settembre sarà implementato un piano di recupero dei ricavi e di intensificazione della lotta all’evasione attraverso una sinergia fra i settori della distribuzione dei titoli di viaggio e delle attività di verifica, con l’intensificazione del rilascio di titoli elettronici".
"Per quanto attiene ai costi del personale, la riduzione rispetto all’anno precedente è pari a 2,6 milioni di euro, essendo passati in termini di consistenza media dalle 12.692 unità del 2010 a 12.396 del primo semestre 2011 – si aggiunge nella nota – mentre per quanto attiene infine all’avvio del servizio sulla B 1 ha avviato le procedure per il revamping di 27 treni e comunque garantirà una flotta sufficiente sia alla fase di pre-esercizio sia a quella di esercizio vero e proprio".
L’azienda pone in evidenza le condizioni di partenza con le quali il nuovo management si è confrontato iniziando ad operare.
"Il ciclo manutentivo, per quanto attiene al servizio di superficie, sconta un’età della flotta in costante aumento (circa 8,5 anni per mezzo) ed era caratterizzato nel recente passato da alti costi e bassa qualità delle prestazioni – si sottolinea nella nota -.
Per quanto riguarda invece il settore metro/ferroviario, il ciclo delle manutenzioni paga ritardi decennali rispetto ai quali l’azienda è stata costretta ad avviare un piano urgente di controlli straordinari che richiederà tre anni di lavoro per rimettere in linea le produzioni".
In fatto di manutenzioni il nuovo management "ha avviato un’attività di razionalizzazione delle attività esternalizzate (riduzione dei costi del 37% nei primi sei mesi), la rinegoziazione di molti contratti già stipulati, un pesante taglio ai costi per acquisto di materiali (-15% nei primi sei mesi) nonch‚ il ridimensionamento del costo del lavoro e per il settore degli approvvigionamenti era completamente fuori controllo, con acquisti che in passato venivano effettuati secondo criteri storici e non sulla base del fabbisogno di produzione dei pezzi di ricambio".
Nella nota l’Atac ricorda che nel 2012 "per la prima volta nella sua storia recente, andrà a regime la già avviata programmazione dei materiali coerente col programma di esercizio".

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