Verso l'azienda unica del tpl

Perugia. Il Consiglio comunale approva fusione ‘inversa’ per incorporazione di Umbria Tpl in Umbria Tpl e mobilità

Perugia. Il Consiglio comunale approva fusione ‘inversa’ per incorporazione di Umbria Tpl in Umbria Tpl e mobilità

Il documento, illustrato dall'assessore comunale alla Mobilità, Roberto Ciccone, riguarda in concreto la costituzione dell’azienda unica umbra di trasporto. Nella delibera vengono ripercorsi i passaggi fondamentali che hanno portato alla costituzione del nuovo soggetto

Approvata dal Consiglio comunale con 22 voti a favore e 14 contrari, la pratica concernente la fusione inversa per incorporazione di Umbria Tpl in Umbria Tpl e mobilità Spa.    L’atto, illustrato dall'assessore comunale alla Mobilità, Roberto Ciccone, riguarda in concreto la costituzione dell’azienda unica umbra di trasporto. Nella delibera in menzione vengono ripercorsi i passaggi fondamentali che hanno portato alla costituzione del nuovo soggetto.    Il tutto nasce con delibera 187/2008 della Giunta Comunale con cui sono state approvate le linee di indirizzo dettate dalla Regione con DGR 307/2008 finalizzate alla costituzione dell’azienda unica.  La Giunta regionale ha poi aggiornato (atto 188/2009) le linee guida per la formazione della holding regionale inerenti l’aggregazione delle aziende umbre di trasporto, con cui venivano fissati obiettivi e tempi dell’operazione d’accordo con gli enti proprietari.    Nell’aprile 2009 la Regione ha preso atto del progetto di fattibilità della holding, mentre nel gennaio 2010 il Consiglio Comunale di Perugia ha manifestato la propria volontà a partecipare alla costituenda holding regionale, la quale è stata formalmente creata con atto notarile in data 25 marzo 2010 con la denominazione Umbria Tpl Spa.    Rispetto al progetto iniziale, che prevedeva di costituire per la fase di transizione due società operative, questo è stato superato in quanto i soci della Umbria Tpl spa hanno condiviso la scelta di procedere all’immediata fusione. Pertanto, per effetto della fusione delle società partecipate da Umbria Tpl (tra cui Apm, Atc, Fcu, ecc.) è stata costituita nel novembre 2010 l’azienda unica regionale del trasporto pubblico locale, col nome di “Umbria Tpl e Mobilità Spa”, partecipata integralmente da Umbria Tpl spa.    In ragione dell’ultimo passaggio evidenziato, pertanto, al fine di realizzare la completa razionalizzazione delle strutture, è stato avviato il processo di fusione delle due società costituenti la prima (Umbria Tpl Spa) la holding regionale, mentre la seconda (Umbria Tpl e Mobilità Spa) l’azienda unica di trasporto.    Il progetto di fusione avverrà in modalità cosiddetta “inversa”, ossia con l’incorporazione della holding Umbria Tpl spa (società incorporanda) nella Umbria Tpl e mobilità Spa (società incorporante). Quanto all’operazione complessiva, Ciccone si è riferito all’Umbria come all’unica regione che sia riuscita finora nell’intento di creare una società unica, formata da molteplici strumenti trasportistici (su gomma, su rotaia, scale mobili, ecc), e tale da avere sul mercato una forte potenzialità concorrenziale.    L’assessore Ciccone ha chiarito alcuni punti. In primis ha ribadito la necessità di far recuperare a Perugia il suo ruolo di Capoluogo di regione. Quanto al Minimetrò Ciccone ha ribadito che è intenzione dell’amministrazione potenziare il sistema; per questo è stato presentato il progetto per prolungare il percorso del Minimetrò fino alla zona di Perugia nord.   Infine l’assessore ha posto l’accento sul fatto che l’azienda unica sarà totalmente pubblica e la sua crescita andrà ad esclusivo beneficio dei cittadini. A margine della discussione è stata altresì approvata all’unanimità (29 voti a favore) un odg della II Commissione Consiliare, con il quale “preso atto del lavoro svolto nelle riunioni delle commissioni congiunte II e IV che ha portato alla proposta unanime delle modifiche allegate, si impegna Sindaco e Giunta a rappresentare agli organismi di Umbria Tpl l’opportunità di introdurre nello statuto gli aggiustamenti proposti.    Le modifiche proposte, per la maggior parte di carattere tecnico, riguardano principalmente le modalità di convocazione dell’assemblea (art. 11) e le modalità di funzionamento della stessa (art. 17), ma anche l’introduzione del principio (art. 18.4) secondo cui la remunerazione degli amministratori è stabilità dall’assemblea sulla base degli indirizzi della Giunta Regionale. Accolti all’unanimità anche alcuni emendamenti proposti dal consigliere Sbrenna.

Left Menu Icon