I firmatari chiedono a Governo e Parlamento: di introdurre un’accisa di 3 centesimi per litro di benzina e gasolio per coprire i tagli e dare certezze per il futuro, più risorse per potenziare l’offerta di treni per i pendolari, scongiurando i tagli e aumentando l’offerta nelle ore di punta delle tratte più frequentate delle grandi aree metropolitane
Negli ultimi ultimi due anni al servizio ferroviario regionale è stato tagliato il 75% delle risorse. Una prospettiva drammatica per gli oltre 2,7 milioni di italiani che ogni mattina usano il treno per spostarsi per motivi di lavoro e di studio. L’associazione per l’ambiente Legambiente lancia ancora una volta l’allarme sullo stato del trasporto su rotaia in Italia, non limitandosi ad analizzare la questione dei ritardi e dello stress che causano. Lo scopo dell’iniziativa, infatti, è quello di sensibilizzare l’attenzione dei politici e della popolazione comune sui forti disagi e sulla difficoltà di avere un servizio efficiente. Una denuncia che mette nero su bianco nella lettera inviata al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e sottoscrivibile da tutti. "La riduzione nei trasferimenti dei fondi alle Regioni per il 2012 andrà a colpire il duramente il servizio ferroviario, un settore che in due anni vedrà un taglio pari al 75% delle risorse – si legge nel documento -. Infatti con la manovra dello scorso anno (Legge 122/2010) gli stanziamenti erano già stati ridotti del 70% per gli anni 2011 e 2012, e ora con la nuova manovra sono stati previsti nuovi tagli di 4,2 miliardi a Regioni e Enti Locali che si aggiungeranno, paradossalmente, a una situazione già drammatica nei trasporti locali. Con queste risorse, è impossibile garantire i servizi ferroviari pendolari, già oggi oltretutto fortemente inadeguati. Questa prospettiva drammatica riguarda oltre 2,7 milioni di italiani che ogni mattina usano il treno per spostarsi per motivi di lavoro e di studio". Legambiente lancia un appello, per convincere il Governo a porre riparo a questa situazione, attraverso un Decreto Legge che introduca un’accisa di 3 centesimi per litro di benzina e gasolio al fine di coprire i tagli e soprattutto di dare certezze per il futuro, perché permetterebbe di generare un’entrata annua di circa 1,3 miliardi di euro. Questa soluzione è oggi l’unica percorribile, per la situazione che stanno vivendo le casse pubbliche, e può garantire certezze nelle disponibilità finanziarie per il trasporto ferroviario locale in modo da realizzare un miglioramento del servizio e gli investimenti necessari. "Si tratta di un intervento indispensabile, il cui peso in termini di rincari per gli automobilisti può essere facilmente recuperato attraverso un’azione seria e incisiva da parte del Governo nei confronti dei petrolieri e distributori di benzina. Come denunciato dalle associazioni dei consumatori anche questa estate, infatti, attraverso accordi di cartello, i prezzi vengono spesso mantenuti alti anche quando scende il prezzo del petrolio, incidendo così in modo molto più rilevante sul costo dei carburanti. Noi cittadini chiediamo che venga garantito il diritto a una moderna e efficiente mobilità pendolare. Il rilancio del trasporto ferroviario pendolare è fondamentale per dare risposta ai problemi di congestione e inquinamento delle città italiane. Treni nuovi, puliti e puntuali sono la migliore garanzia per spostare traffico dalle strade, ridurre incidenti e emissioni di CO2 responsabili dei cambiamenti climatici del Pianeta. Per questi motivi i firmatari chiedono a Governo e Parlamento: – di introdurre un’accisa di 3 centesimi per litro di benzina e gasolio al fine di coprire i tagli e soprattutto di dare certezze per il futuro – più risorse per potenziare l’offerta di treni per i pendolari, non solo scongiurando i tagli ma aumentando l’offerta nelle ore di punta delle tratte più frequentate delle grandi aree metropolitane.