Un primo step a partire da dicembre con riduzione di 1.600.000 km di servizio 

Torino. Trasporto pubblico locale, vigilia di riorganizzazione

Torino. Trasporto pubblico locale, vigilia di riorganizzazione

Presentato ieri in Commissione Urbanistica il il nuovo piano di trasporto pubblico locale. Elemento determinante è la cosidetta intermodalità tra le reti, un sistema basato in prospettiva sull’interscambio tra le stazioni del Passante ferroviario, la metropolitana, la linea tranviaria 4 e, più in generale, con tutti i mezzi pubblici del territorio 

Il prossimo 1° dicembre 2011 inizierà la prima fase della riorganizzazione della rete urbana dei trasporti pubblici locali. Una seconda fase di riordino delle linee è in programma per il 1° marzo del 2012, ma si tratta di un lavoro che procederà per passi e durerà circa due anni.   Ne ha parlato ieri in Commissione Urbanistica l’assessore comunale ai Trasporti Claudio Lubatti, illustrando le modifiche e gli obiettivi del piano al presidente di Commissione Domenico Carretta e ai Consiglieri comunali.   Un piano dettato in prima battuta dalla necessità di contenere la spesa del trasporto pubblico locale (per il 2011 sono diminuiti gli stanziamenti statali per 400mila euro). Si avvia una riorganizzazione e una razionalizzazione delle linee cittadine.   L’elemento determinante è la cosidetta intermodalità tra le reti, un sistema basato in prospettiva sull’interscambio tra le stazioni del Passante ferroviario, la metropolitana, la linea tranviaria 4 e, più in generale, con tutti i mezzi pubblici del territorio locale.   Se la vecchia mappa si basava su un principio «radiale», tutte le linee convergevano dalle periferie verso il centro della città, il nuovo piano trasporti sarà costruito su due pilastri:  – la «gerarchizzazione delle reti», sistema ferroviario metropolitano a cinque linee, metropolitana, rete tranviaria, rete autobus urbana, suburbana e extraurbana – lo «sviluppo dell'intermodalità», attraverso otto nodi di scambio che, «nella configurazione a breve- medio periodo» , saranno le stazioni del Passante ferroviario (Lingotto, Porta Nuova e Porta Susa), le stazioni Fermi, Carducci e Bengasi (nel 2015) della metro­politana, i capilinea del 4, Stura e Caio Mario. Assi portanti del nuovo piano, però, saranno il si­stema ferroviario metropolitano e le due linee della metropolitana, una volta completati.   Con questa primo step, è pari a 1.600.000 la riduzione dei km di servizio su base annua dei mezzi pubblici torinesi, ma – ha spiegato Lubatti – la copertura del servizio (grazie alla razionalizzazione delle linee) rimarra sostanzialmente invariata. Al primo taglio seguirà un'ulteriore riduzione dei percorsi, si parla di circa 3 milioni di chilometri, che sarà varata entro la primavera «per eliminare i doppioni e compensare i tagli ai finanziamenti del trasporto pubblico».

Left Menu Icon