Al centro dell'incontro di ieri in Prefettura poste le procedure di raffreddamento per lo sciopero e il piano industriale dell'azienda

Firenze. Ataf: fallita la vertenza con i sindacati

Firenze. Ataf: fallita la vertenza con i sindacati

Le parti al secondo tentativo non trovano il benchè minimo accordo. Si fa strada, concretamente, l'idea di un nuovo sciopero, il sesto dall'avvio della vertenza. Uno sciopero che il presidente di Ataf definisce "solo contro l'ideologia della privatizzazione"

La procedura di raffreddamento si è consumata ieri in Prefettura con un nulla di fatto. Ataf e sindacati al secondo tentativo non riescono a trovare il benchè minimo accordo e l'idea di un nuovo sciopero, il sesto dall'inizio della vertenza, prende sempre più consistenza.   I sindacati si schierano, da sempre, contro la privatizzazione di Ataf e ieri dopo l'incontro in Prefettura parlano apertamente di una nuova mobilitazione, senza stabilire ancora date.   "E' uno sciopero solo contro l'ideologia della privatizzazione – ha commentato il presidente di Ataf, Filippo Bonaccorsi –  Ci sono aziende che hanno rischiato di chiudere, di mettere tutti in cassa integrazione, e nessuno ha scioperato, qui nessuno ci rimette un euro e invece…"   Ieri davanti alla Prefettura campeggiavano tutta una serie di striscioni con scritte a caratteri cubitali "Ataf è dei cittadini, sindaci rispettate il referendum", "Salviamo il diritto alla mobilita", "Più corsie preferenziali uguale meno sprechi", e "Vendesi autista rivolgersi a Renzi".   Al centro dell'incontro di ieri in Prefettura sono state poste le procedure di raffreddamento per lo sciopero e il piano industriale dell'azienda.   "La procedura ha avuto esito negativo, si va allo sciopero – ha sottolineato il sindacalista Alessandro Nannini -. Bonaccorsi non ha saputo per l'ennesima volta dire quale sarà il futuro di Ataf, della gara, dei livelli occupazionali, l'unica cosa certa è che per lui la vendita è l'unica soluzione e intanto la mensa se ne va".   Su Facebook nel gruppo "Non svendere Ataf" fioccano i commenti "Il presidente Bonaccorsi, arriva con più di un'ora di ritardo dall'orario di inizio previsto. Illustrato, ma solo a grandi linee il Piano Industriale inoltre toccato il discorso mensa. L'aumento di un euro a pranzo (proposto dalle OO.SS.) nella riunione precedente non ritenuto sufficiente dall'azienda per poter far rimanere la gestione ad Ataf".   In settimana è già programmato un ulteriore incontro tra i sindaci che fanno parte del Consiglio direttivo dell'azienda pubblica e l'assessore ai Trasporti Luca Ceccobao che dovrà portare la parola del presidente Enrico Rossi e della Giunta toscana.

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