Ieri Genova si è letteralmente fermata per lo sciopero dei tranvieri, che hanno occupato anche l'aula del Consiglio regionale

Genova. Amt: oggi bus regolari, sindacati approvano ipotesi di accordo

Genova. Amt: oggi bus regolari, sindacati approvano ipotesi di accordo

L'assemblea dei lavoratori ha dato il proprio assenso all'intesa proposta dalle istituzioni alle organizzazioni sindacali sulla riforma della legge regionale e sulle risorse destinate al settore del trasporto pubblico. In mattinata il servizio è ripreso regolarmente

Accordo raggiunto nella tarda serata di ieri sul fronte dei mezzi pubblici a Genova.

Poco dopo le 23 di ieri sera, i lavoratori di Amt riuniti in assemblea hanno approvato l'ipotesi di accordo tra azienda, istituzioni (Regione, Provincia e Comune) e rappresentanze sindacali in merito alla riforma della legge regionale e alle risorse da da destinare al settore.

Oggi il servizio di Amt è ripreso regolarmente dalle prime ore del mattino.

Ieri Genova si è letteralmente fermata per lo sciopero dei tranvieri, che hanno occupato anche l'aula del Consiglio regionale.
I lavoratori, come programmato, hanno bloccato il servizio dalle 10,30 alle 14,30, opponendosi a difesa dell'occupazione e contro le ipotesi di riduzione degli stipendi.
La protesta è proseguita anche dopo le 14.30. I dipendenti di Amt infatti hanno optato per l'astensione a tempo indeterminato fino a quando non si fosse raggiunto un accordo in Regione, fra sindacati di categoria e vertici istituzionali, che già a metà pomeriggio sembrava vicino.

La decisione è arrivata solo in tarda serata quando l'assemblea ha deciso di accettare l'ipotesi di accordo maturata nel pomeriggio.

«E' necessario – aveva dichiarato il sindaco Marta Vincenzi prima dell'incontro – che si arrivi alla definizione di un bacino di trasporto diverso perché qui parliamo di una questione strutturale sia per la nostra azienda sia per le altre. Non si può pensare a bacini disegnati quando non c'erano i problemi di adesso, e quindi a un'azienda asfittica, strutturalmente debole e non in grado di reggere. Queste sono cose che vanno affrontate rapidamente, assieme ai grandi temi che riguardano come oggi si finanzia il trasporto pubblico in un grande Paese come il nostro, e con quali risorse si può fare. Tutto questo vale per noi e per tutte le altre città e le altre aziende di trasporto pubblico. Considerando anche che noi siamo una regione molto piccola che ha 5 aziende… E' normale che dobbiamo lavorare affinché tutto questo sia superato». Nel corso della trattativa, inoltre, il primo cittadino ha ribadito il concetto che «i dipendenti devono essere tutelati».

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