L'assessore Morra in Commissione regionale di vigilanza torna a parlare di azienda unica e Sangritana. «Tutto procede secondo i tempi previsti dalla legge. Entro il 30 marzo la Sangritana presenta il progetto di scissione del ramo gomma e così si potrà lavorare all’unificazione delle tre aziende, come prevede la legge"
Il trasporto pubblico fra azienda unica e nuovi scenari, parola di assessore.
Non sembrano esserci retromarce e dubbi sul progetto di fusione del trasporto pubblico abruzzese, come tiene a sottolineare l'assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra che fà il punto in Commissione regionale di vigilanza.
"E’ la seconda volta in 15 giorni che vado in Commissione – spiega Morra – e questa di cui si parla è l’audizione sulle iniziative politiche che si prenderanno in conseguenza del precedente incontro, al quale ho chiesto di far partecipare sia il direttore regionale dei trasporti sia il direttore di Trenitalia per l’Abruzzo, che hanno relazionato sullo stato dell’arte dei trasporti pubblici abruzzesi. Ci tengo a farlo notare, perché dimostra rispetto per la Commissione, ma voglio anche dire a chi polemizza a vuoto che l’Abruzzo è l’unica regione in Italia che ha inserito una clausola di salvaguardia nel contratto di servizio con Trenitalia. In pratica se lo Stato non trasferisce i fondi del trasporto e quindi noi non possiamo pagare, l’Abruzzo non paga penali".
"Tutto procede secondo i tempi previsti dalla legge. Entro il 30 marzo la Sangritana presenta il progetto di scissione del ramo gomma e così si potrà lavorare all’unificazione delle tre aziende, come prevede la legge”.
In base all'intervento dell'assessore Morra il futuro della Sangritana non sembra essere a rischio "sono stato, con il presidente Pasquale Di Nardo, nell’azienda tedesca della Bombardier per l’acquisto di due nuove locomotive".
Una risposta secca e decisa che si contrappone all'allarme lanciato dal gruppo del Pd secondo cui la Sangritana, a giugno, potrebbe perdere il suo servizio più prestigioso, quello del trasporto passeggeri.
Il capogruppo del Pd in Regione, Camillo D’Alessandro, ribadisce che il rischio esiste e che l’assessore Morra in commissione "si è arrampicato sugli specchi, non ha risposto con precisione, ma ha solo assunto un impegno generico ad adeguare il contratto con la Sangritana, ma senza dire con quali modalità".
Il Pd sottolinea che la Regione, nel gennaio 2011, ha accordato alla Sangritana un contratto di servizio, per appena un anno, poi prorogato di sei mesi, e quindi con scadenza fissata al prossimo 30 giugno. "Noi parliamo di contratto anomalo – dice il capogruppo D’Alessandro – perché le procedure, per questi casi, prevedono un contratto minino di 6 anni, come la stessa Regione Abruzzo ha fatto con Trenitalia. E va anche sottolineato che per la Sangritana non ci potrà essere proroga perché già si è in tale regime e, in questo caso, la legge non prevede una seconda proroga".
"Il contratto di sei anni – ha risposto Morra – non si è potuto fare perché la Sangritana è legata al bilancio della Regione che è il suo unico azionista. Già in passato il Pd ha sollevato questo problema, poi regolarmente superato. E anche questa volta il contratto verrà tranquillamente rinnovato: non esiste alcun pericolo che la Sangritana perda il servizio del trasporto passeggeri".