Piano regionale dei trasporti

Torino. “No ai tagli”: enti locali contro piano regionale trasporto

Torino. “No ai tagli”: enti locali contro piano regionale trasporto

La Conferenza delle autonomie locali boccia il piano del trasporto locale. Ora i provvedimenti della giunta esposti a ricorsi Pd: "Cota ne tragga le conseguenze"

Comuni, province, comunità montane del Piemonte hanno bocciato all'unanimità il piano regionale per il trasporto pubblico locale, che ha messo a segno riduzioni ai collegamenti ferroviari.

In sede di Conferenza permanente Regione-Autonomie locali, organismo che riunisce tutte le associazioni rappresentative degli enti locali piemontesi, venerdì Comuni e Province hanno espresso all’unanimità parere contrario. Un fatto grave che mette in serio pericolo la legittimità del provvedimento.

"Senza l’intesa degli enti locali – spiegano il capogruppo Pd a Palazzo Lascaris, Aldo Reschigna, e il consigliere Davide Gariglio -, la giunta non può quindi approvare il programma che prevede la soppressione di 12 linee ferroviarie e i tagli parziali ad altre linee già operativi con l’orario estivo".

A fronte di questo pronunciamento i contestati provvedimenti presi dalla Bonino, che ha indicato i tagli a Trenitalia senza attendere l’approvazione del programma, sono quindi a forte rischio di illegittimità, nell’eventualità che qualche comune decidesse di impugnarli.

"Con questo voto – proseguono gli esponenti democratici – i Comuni, le Comunità montane e le Province del Piemonte hanno espresso il loro giudizio contrario sul comportamento dell’assessore, che ha operato disattendendo le norme della legge regionale e senza tenere in alcuna considerazione gli enti locali, che non sono mai stati consultati sui tagli prima che questi venissero decisi".

Anche per questi motivi l’opposizione ne aveva chiesto la sfiducia in aula.

"Resta una valutazione politica estremamente negativa nei suoi confronti, che questo pronunciamento delle Autonomie locali non può che confermare – concludono Reschigna e Gariglio -. Il presidente Cota, che in aula ha difeso l’assessore con il minimo di parole possibile, prenda atto della chiara rottura tra l’assessore Bonino e i rappresentanti dei territori del Piemonte e ne tragga le conseguenze".

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