Cattaneo: "Intento del Piano è di far utilizzare nel giro di 3-5 anni la bicicletta come principale mezzo di trasporto al 10% delle persone che si spostano in Lombardia"

Milano. Bici, numeri confortanti dal primo censimento delle due ruote lombarde

Milano. Bici, numeri confortanti dal primo censimento delle due ruote lombarde

Il Piano regionale della mobilità ciclistica prevede iniziative di monitoraggio e raccolta dati con lo scopo di fornire una base utile a supportare e orientare gli Enti locali nella progettazione di infrastrutture e servizi a favore della mobilità su due ruote

Centottantaquattro chilometri di piste ciclabili, diverse velostazioni, 33 parcheggi, per un totale di 440 posti, e 32 stalli per il bike sharing, con 491 biciclette. Questi alcuni dei dati che emergono dal 'Primo censimento delle infrastrutture e dei servizi a favore delle due ruote relativo agli anni 2010 e 2011', diffuso da Regione Lombardia in occasione della settimana della mobilità ciclistica organizzata dall'Unione europea. L'indagine, realizzata in collaborazione con la Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab), è collegata alla redazione del Piano regionale della mobilità ciclistica, che è in fase di predisposizione così come previsto dalla Legge regionale 7/2009.

"Questi rilevamenti – spiega l'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo – daranno la possibilità, da un lato, di verificare quante risorse economiche vengono messe in campo dagli Enti pubblici per il potenziamento dei percorsi ciclabili in Lombardia e, dall'altro, di orientare le scelte future di tutti i soggetti territoriali per la realizzazione di una rete di percorsi ciclabili che trova, nella dorsale degli itinerari regionali, la sua 'ossatura' principale". "Puntiamo quindi a raccordare le azioni – prosegue l'assessore – per una rete con 17 percorsi fondamentali, che formano la spina dorsale di un sistema, in cui si interconnettono tutti quelli locali, al posto di tanti pezzi frammentati che non dialogano fra di loro". La rete regionale individuata si compone di 3 percorsi europei (Ciclovia dei Pellegrini – Ciclopista del Sole – Ciclovia del Po e delle Lagune), 3 nazionali (Pedemontana alpina, Adda, Tirrenica) e i restanti 11 regionali.

Al questionario ha risposto il 68 per cento dei 1.661 Enti, tra Province, Comuni, Comunità montane, Parchi regionali e Parchi locali di interesse sovracomunale (Plis), cui sono state inviate le schede. Il risultato è la realizzazione, negli ultimi due anni, di 145 interventi (51 nel 2010 e 94 nel 2011), tra i quali: 184 chilometri di piste ciclabili (71,17 nel 2010 e 113,4 nel 2011), 33 parcheggi, per un totale di 440 posti, 32 stazioni di bike sharing con 491 biciclette e una velostazione da 100 posti. Per gli interventi sono stati investiti oltre 40 milioni di euro, 12,5 dei quali attraverso contributi della Regione Lombardia.

Il Piano regionale della mobilità ciclistica prevede iniziative di monitoraggio e raccolta dati con lo scopo di fornire una base utile a supportare e orientare gli Enti locali nella progettazione di infrastrutture e servizi a favore della mobilità su due ruote. "L'intento del Piano – sottolinea l'assessore – è di far utilizzare nel giro di 3-5 anni la bicicletta come principale mezzo di trasporto al 10 per cento delle persone che si spostano in Lombardia, a fronte della percentuale odierna, che è pari al 3,5 per cento".

"Con i dati che presentiamo insieme al rilevamento annuale della consistenza del numero dei ciclisti nei capoluoghi di provincia – conclude Cattaneo – potremo effettuare valutazioni sull'efficacia degli interventi a fronte di impegni economici più o meno significativi, per poi indirizzare politiche e risorse adeguate a un reale potenziamento della mobilità ciclistica. L'obiettivo è di modificare progressivamente il modello di mobilità dei cittadini lombardi a favore della bicicletta quale mezzo pulito, non rumoroso, economico e anche competitivo in termini di velocità per gli spostamenti urbani".

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