L’Autorità di vigilanza, su sollecitazione dell’Anav, è già intervenuta con delibera interpretativa n. 02/183, chiarendo che i servizi assolutamente indispensabili da garantire anche in caso di sciopero senza il rispetto delle fasce orarie di servizio minimo sono individuati attraverso l’utilizzo del 30% del personale viaggiante in forza all’impresa
Le associazioni datoriali scrivono alla Commissione di Garanzia.
Anav ed Asstra, in vista dello sciopero previsto per il prossimo 16 novembre e in considerazione delle particolari modalità di attuazione dello stesso, sono intervenute per segnalare alla Commissione la non conformità dei contenuti della proclamazione agli indirizzi interpretativi forniti dalla Commissione di Garanzia per gli scioperi effettuati ai sensi dell’articolo 15 della Delibera di provvisoria regolamentazione n. 02/13, a norma del quale, al fine di consentire ai lavoratori di partecipare ad una manifestazione a sostegno del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro indetta non più di una volta congiuntamente dalle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto, le modalità dell’astensione dal lavoro possono prevedere la riduzione delle prestazioni indispensabili di cui all’articolo 11 (fasce di garanzia) con la garanzia dei soli trasporti assolutamente indispensabili per la generalità degli utenti nonché di quelli specializzati di particolare rilevanza sociale (quale il trasporto dei disabili e i mezzi scuolabus relativi alle scuole materne ed elementari).
Riguardo a tale regola l’Autorità di vigilanza, su sollecitazione dell’Anav, è già intervenuta con apposita delibera interpretativa n. 02/183, chiarendo che i servizi assolutamente indispensabili da garantire anche in caso di sciopero senza il rispetto delle fasce orarie di servizio minimo sono individuati attraverso l’utilizzo del 30% del personale viaggiante in forza all’impresa.
Tale forza lavoro deve essere comunque impiegata nelle linee, comprese all’interno delle tradizionali fasce orarie di servizio garantito, che secondo le valutazioni dell’azienda “assumono preminente importanza”.
Alla quota di personale da garantirsi in caso di sciopero deve poi aggiungersi l’utilizzo di quello “strettamente indispensabile per garantire la funzionalità logistica”.
Secondo la Commissione devono inoltre essere garantiti tutti i servizi di collegamento con gli aeroporti nonché “i servizi specializzati di particolare rilevanza sociale, quali il trasporto dei disabili e il trasporto con scuolabus degli allievi delle scuole materne ed elementari”.
Le associazioni hanno rappresentato, inoltre, anche alla luce dell’allarme sociale suscitato dagli avvenimenti in occasione di alcuni scioperi del tpl, che la diminuzione dei servizi espletati nelle fasce di garanzia prevista dal citato articolo 15, non appare rispondere ai criteri di tutela dell’ordine pubblico né sembra coerente con l’attribuzione alle aziende della responsabilità dell’individuazione dei servizi ritenuti “indispensabili”.