Approvata la nascita nonostante le opposizioni non abbiano partecipato al voto

Reggio Emilia. Dal Consiglio provinciale il “si” all’Agenzia della mobilità

Reggio Emilia. Dal Consiglio provinciale il “si” all’Agenzia della mobilità

L’Agenzia della mobilità  si occuperà nello specifico di programmazione e progettazione del trasporto pubblico locale (Tpl), organizzazione dei trasporti scolastici, supporto alla pianificazione e studi per gli enti

Il consiglio provinciale ha approvato la nascita dell’Agenzia della mobilità, lasciando ancora attivo il Consorzio per la gestione delle partecipazioni ed altri servizi. Il provvedimento fa parte del lavoro di riorganizzazione dell’Azienda consorziale trasporti, iniziato lo scorso anno con lo scorporo del ramo d’azienda del trasporto pubblico locale su gomma, passato da Act a Seta, la quale ha assunto le funzioni di natura più gestionale.

L’Agenzia della mobilità  si occuperà nello specifico di programmazione e progettazione del trasporto pubblico locale (Tpl), organizzazione dei trasporti scolastici, supporto alla pianificazione e studi per gli enti. Al voto non hanno partecipato i gruppi di opposizione, critici sull'intero progetto, e il consigliere dell'Idv Rudy Baccarani, firmatario di due ordini del giorno che sono stati respinti dal Consiglio.

“Dalla scissione dell’attuale Act rimane una parte dell’azienda consorziale che si configura come holding, in quanto detiene le diverse partecipazioni in Seta, Fer, Tper, Dinazzano Po e altre – ha spiegato l’assessore alla Mobilità, Alfredo Gennari – Il Consorzio mantiene anche la gestione dei servizi complementari alla mobilità che sono attualmente svolti, come la gestione della Ztl per il Comune di Reggio Emilia. Nella scissione si mantengono le attuali quote di partecipazioni sia per l’Agenzia della mobilità sia per l’Act Holding e questo garantisce che possano trovare voce tutti gli enti locali reggiani. Inoltre dal momento che le quote restano invariate non vi è necessità di esborsi di denaro da parte dei soci. Questo è importante in questo momento di estreme difficoltà finanziarie e taglio dei trasferimenti”.

Il progetto prevede poi un anno di tempo, cioè fino al 30 settembre 2013, per rivedere le quote. Si tratta di un periodo che, secondo gli amministratori, “è utile per vedere l’evolversi degli assetti istituzionali e fare quindi i passi appropriati”.

"Nel nuovo statuto del Consorzio, si è anche deciso di ridurre il consiglio di amministrazione. Infatti nella nuova azienda il Cda è composto da 3 a 5 membri incluso il presidente, tutti a titolo onorifico come pure i sindaci revisori – ha concluso Gennari – Gli organi dell’Agenzia della mobilità sono invece l’Assemblea dei soci, che è l’organo di indirizzo e controllo politico, e l’amministratore unico: quest'ultimo é nominato dall'assemblea stessa, che ha la rappresentanza legale e istituzionale dell'Agenzia e la gestione ordinaria e straordinaria della società.

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