Sindacati contrari alla messa in liquidazione

Napoli. Eav in liquidazione, nominati commissari

Napoli. Eav in liquidazione, nominati commissari

I commissari liquidatori, che avranno il compito di portare avanti il risanamento dell'azienda per garantire il normale programma d'esercizio, dando così un futuro occupazionale a tutti i dipendenti

L'assemblea dell'Ente Autonomo Volturno, holding dei Trasporti della Regione Campania ha deliberato la messa in liquidazione della sua controllata EavBus.
Sono stati nominati commissari liquidatori l'avvocato Paolo Como, già amministratore unico della Holding, che ha anche assunto il ruolo di rappresentante legale di EavBus, e Roberto Pepe, amministratore uscente.

I commissari avranno il compito di portare avanti il risanamento dell'azienda per garantire il normale programma d'esercizio, dando così un futuro occupazionale a tutti i dipendenti.

I sindacati si sono dichiarati da subito contrari alla messa in liquidazione.

“La bozza di bilancio dell’EAV BUS relativa agli anni 2011/2012 – spiegano in un comunicato – prevede un deficit di circa 39 milioni di euro. La Giunta regionale della Campania e l’amministratore unico di EAV hanno dichiarato che non è possibile ricapitalizzare perché si potrebbe configurare come aiuto di Stato, passibile di infrazione da parte dell’Unione Europea.

Non siamo d’accordo perché un’operazione similare è già stata attivata dalla Provincia di Napoli per la sua azienda partecipata (CTP) e perché è l’unica possibilità concreta per evitare il fallimento dell’azienda, attraverso il conferimento del patrimonio immobiliare”.

“E’ un percorso che non dà nessuna certezza sul futuro produttivo ed occupazionale per i seguenti motivi: l’enorme deficit aziendale che produce interessi passivi rilevanti; la mancanza di liquidità di cassa che non consente neanche di pagare i fornitori; la riduzione dell’attività di esercizio, garantita solo per circa il 90% di quello attuale, a seguito della sottoscrizione del contratto con la Provincia di Napoli, perché gli altri contratti scadranno improrogabilmente il 31.12.2012; l’incertezza sull’attuabilità dei contratti di solidarietà, previsti dal fondo di sostegno regionale, di cui all’accordo sindacale del 16 dicembre 2011.

E’ necessario – aggiungono i sindacati – che le forze politiche, le istituzioni, le associazioni ambientalistiche dei consumatori, dei pendolari, facciano sentire la loro voce per salvaguardare i servizi agli utenti ed i livelli occupazionali.

Chiediamo al presidente ed alla Giunta Regionale – concludono – di ricapitalizzare l’azienda, in caso contrario sarebbero responsabili delle gravi conseguenze che si determineranno e rappresenterebbe la sconfitta della loro politica dei trasporti in Campania”.

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