I vincitori

Milano. MobilityTech premia gli hackathon della mobilità sostenibile

Milano. MobilityTech premia gli hackathon della mobilità sostenibile

All’hackathon hanno partecipato studenti del corso di laurea in Ingegneria Informatica dell’Università degli Studi di Bologna, e studenti della laurea Magistrale e Triennale in Informatica della Facoltà di Scienze dell’Università Federico II di Napoli

Sono stati consegnati da Pierfrancesco Maran, assessore alla Mobilità, Ambiente, Arredo Urbano e Verde del Comune di Milano i premi per i progetti vincitori dell’ hackathon  della mobilità sostenibile, che si è svolto a Milano i giorni scorsi nel corso di MobilityTech, organizzato da Clickutility On Earth, in collaborazione con AMAT e Comune di Milano. Sponsor: Renault e Siemens.

Per la categoria 'Bici, mon amour – Non solo piste ciclabili' (Una App per raccogliere e condividere fra gli aderenti al network tracce, valutazioni e suggestioni di chi si muove in bicicletta) il premio va al gruppo Ambientech, composto da Fabio Politi, Fabio Galeppi, Paolo Acquaviva e Radu Cosmin Iftode, con l’applicazione Betrò, per il contributo originale nel settore del cicloturismo e del bike sharing, per l’attenzione alla creazione di una community, alla segnalazione e condivisione di percorsi ciclistici.

Per la categoria 'Mi muovo, creo informazione – I tempi del trasporto cittadino a confronto' (L’informazione sui tempi reali di percorrenza in ambito urbano, con mezzi diversi, in ore diverse e con diverse condizioni di traffico, eventi e meteo) il premio va al gruppo Full Wipe, costituito da Valentina Lipari e Giovanni Meo, con la semplice ma efficace applicazione MoveMeUp, per il contributo originale nel settore della mobilità di persone disabili o con difficoltà temporanee, proponendo la creazione di un social network per segnalare opportunità e difficoltà degli utenti.

A questi due gruppi di hacker va il premio di AMAT, nella forma di uno stage retribuito del valore complessivo di 1.000 euro ciascuno, per lo sviluppo e la finalizzazione dell’app creata.
Siemens ha messo a disposizione di tutti i partecipanti una visita ai laboratori di una delle sedi milanesi di Siemens, per scoprire cosa c’è dietro una Smart Grid.
AMAT mette inoltre a disposizione, anche dei partecipanti che non hanno ricevuto un riconoscimento, dati e supporto tecnico-operativo per la finalizzazione dei progetti.

All’ hackathon hanno partecipato studenti del corso di laurea in Ingegneria Informatica dell’Università degli Studi di Bologna, e studenti della laurea Magistrale e Triennale in Informatica della Facoltà di Scienze dell’Università Federico II di Napoli.

La giuria di esperti, presieduta da Pierfrancesco Maran, assessore alla Mobilità, Ambiente, Arredo Urbano e Verde del Comune di Milano, era composta da Maria Berrini, presidente AMAT; Renzo Brunetti, amministratore delegato ANM; Aldo Campi, Alma Mater Studiorum di Bologna, Center for Industrial Research on ITC; Gabriele Carboni, Weevo; Francesco Cutugno, Università Federico II di Napoli dipartimento di Fisica; Emanuela Donetti, Urbano Creativo; Federico Ferrazza, responsabile di Wired.it; Marco Gatti, direttore Espansione; Danilo Moresco, Siemens; Luca Tosi, direttore Sistemi Informativi di AMAT.

 

Left Menu Icon