La crisi dell'Eav

Napoli. Giunta regionale anticipa 10 mln all’Eav per evitare tracollo

Napoli. Giunta regionale anticipa 10 mln all’Eav per evitare tracollo

La holding, che raggruppa le società di trasporto regionali, ha un deficit di bilancio per il solo 2011 che ammonta a 30 milioni In base alle stime della Regione per salvare e rilanciare la holding sarebbero necessari almeno 200 milioni di euro

La Regione anticipa 10 milioni di euro all’EAV – Ente Autonomo Volturno -.
Una scelta messa in campo dalla giunta regionale che ha dato il via libera allo stanziamento, anticipando i tempi per evitare il fallimento della holding  che raggruppa le società di trasporto regionali.

La giunta in pratica va in soccorso dell'Eav, oberata dai debiti, anticipando una cifra già dovuta alla holding ma soltanto fra qualche mese.
Una decisione che la giunta ha preso in seguito ad una richiesta avanzata dalla società di trasporti.

Che la holding attraversi una crisi profonda è un dato di fatto. L’ultimo bilancio ha messo in evidenza un deficit di 30 milioni di euro che ha prodotto tagli alle corse e piani di licenziamento degli addetti.

I sindacati parlano di 250 dipendenti a rischio dei 1270 in carico all'azienda.

Tra fine 2011 e inizio 2012 la Regione ha anticipato all’azienda fondi per 23 milioni di euro, recuperati grazie ad uno stanziamento di 25 milioni messo a disposizione dal
Governo a copertura dei servizi aggiuntivi su ferro effettuati dall’ente di Palazzo Santa Lucia nel periodo compreso tra il 2003 e il 2007.
Nonostante i finanziamenti la situazione dell’Ente Autonomo del Volturno resta grave e solo nell'ultima settimana, a causa degli scioperi, sono state tagliate decine di corse di Circumvesuviana e Metrocampania ed il denaro nelle casse scarseggia a tal punto da rendere impossibili operazioni di manutenzione delle linee e dei convogli.

Le aziende del gruppo Eav non pagano i fornitori di materiale e le ditte con le quali hanno contratti per la manutenzione dei treni.
I tagi degli ultimi mesi non sono serviti a sanare la situazione di crisi.
In base alle stime della Regione per salvare e rilanciare la holding sarebbero necessari almeno 200 milioni di euro.

Le proteste non accennano a calare. I lavoratori lamentano il mancato pagamento degli stipendi e la mancanza di notizie sul possibile futuro e usano l'arma della protesta bloccando il servizio.
 

Left Menu Icon