Oggi incontro informale fra il il giudice della fallimentare Aldo Ceniccola, la curatela fallimentare da lui nominata (Maurizio Siciliani, Sergio Sciarelli più un rappresentante della tributaria) il manager di Eav Nello Polese, il liquidatore di Eav Bus Paolo Como, ma anche il governatore Stefano Caldoro
C'è ancora un ritaglio di speranza per Eavbus, fallita su decisione del Tribunale di Napoli.
Dopo la riunione fiume del tavolo dei trasporti, nella notte di sabato, oggi la speranza si riapre con l'incontro del pomeriggio. Un incontro informale in cui il giudice della fallimentare Aldo Ceniccola, la curatela fallimentare da lui nominata (Maurizio Siciliani, Sergio Sciarelli più un rappresentante della tributaria) si confronterà con il manager di Eav Nello Polese, il liquidatore di Eav Bus Paolo Como, ma anche con il governatore Stefano Caldoro.
La società nasce nel luglio 2007 ed opera da maggio 2008, a seguito della scissione del ramo automobilistico delle società Circumvesuviana s.r.l., Metrocampania Nordest s.r.l e S.E.P.S.A. S.p.A..
Eavbus nasce con lo scopo del potenziamento del servizio di trasporto pubblico locale su gomma ed è posizionata al secondo posto in Campania per km in concessione e fra le prime 15 aziende di tpl su gomma in Italia.
Con la decisione del Tribunale ora in bilico ci sono 1300 posti di lavoro, dipendenti che assicurano il servizio ad una clientela che si aggira attorno ai 2 milioni, movimentando 593 veicoli e coprendo in un anno oltre 22 milioni di chilometri.
La società, attraverso i due commissari liquidatori Paolo Como e Roberto Pepe, rispettivamente ex legale rappresentante ed ex amministratore unico dell’azienda che si occupava dei collegamenti su gomma nella regione, ha scelto l’avvocato Michele Sandulli, docente di diritto commerciale, per valutare un ricorso.
L'azienda ha dichiarato un deficit di bilancio, per gli anni 2011 e 2012 di 39 milioni di euro, e la decisione del Tribunale arriva come una doccia fredda andando ad interrompere il percorso di risanamento avviato da tempo. Un percorso che aveva visto la messa a punto di una "gestione di liquidazione per la società", che ora con la procedura fallimentare naufraga.
A complicare la situazione é arrivato l'intervento di Nuova Sacom e Nitida, due aziende di pulizia creditrici di Eavbus per oltre 600 mila euro, che hanno presentato l’istanza di fallimento.
I vertici dell'azienda si sono impegnati per trovare una soluzione. La sentenza di fallimento blocca anche il piano di risanamento in via di realizzazione.
"In questi mesi ci siamo adoperati alla ricerca delle soluzioni più idonee per far fronte alla difficile situazione economico-finanziaria che abbiamo ereditato dalla precedente gestione – ha spiegato l'amministratore della holding Eav, Nello Polese -.Ritenevamo, e riteniamo, che il lavoro svolto fosse assolutamente prodromico a un prosieguo delle attività. Abbiamo concretamente avviato il risanamento".
Il servizio sarà garantito ancora per alcuni giorni, sino a quando non si profilerà lo stop definitivo.