Venezia: Caipet denuncia aumenti ingiustificati ai bus turistici

Caipet denuncia aumenti bus

Caipet denuncia aumenti bus

Biscotti (Caipet): “Impugneremo la delibera al Tar” La nuova pesante tassa imposta dal Comune di Venezia agli autobus che arrivano in laguna carichi di turisti, provoca non solo gravi danni economici alle aziende di noleggio-bus ma anche agli stessi visitatori: è quanto denuncia il Caipet – l'organismo che riunisce le maggiori associazioni delle aziende di noleggio – annunciando che la delibera verrà impugnata davanti al Tribunale amministrativo regionale

Venezia – “Qui non è in gioco la salvaguardia ambientale di Venezia: il Comune intende solo fare cassa, a tutto scapito delle aziende che con i loro autobus portano i turisti nella città lagunare – dichiara Nicola Biscotti, coordinatore del Caipet, che riunisce Anav, Confartigianato, Federlavoro e servizi-Confcooperative, Fita-Cna, Ancst Legacoop e Fai Trasporto Unito-Confcommercio -.   E' una decisione non solo illegittima, ma in questo momento di gravissima crisi significa anche portare al collasso molte aziende che operano nel settore. Un tappabuchi per le casse comunali che avrà conseguenze nefaste e imprevedibili sulla filiera del turismo veneziano”.   L'aumento del ticket d'accesso alla città, che già Caipet considerava illegittimo in queste forme – e lo dimostrerà nelle sedi appropriate –, crea oltretutto una grave distorsione nella concorrenza con gli altri mezzi di trasporto, treno e aereo, sulla quale le Autorità saranno chiamate a pronunciarsi. “Anche altre città d'arte, con i bilanci in rosso, vogliono fare cassa rapidamente in questo modo – prosegue Biscotti -: dobbiamo fermarle.   Già Anav, insieme a una ventina di aziende associate, ha aperto un contenzioso con il Comune di Firenze e siamo in attesa delle decisioni del Consiglio di Stato”.   A Venezia l'indebito aumento del ticket per gli autobus a noleggio è stato deciso dalla Giunta comunale il 25 gennaio scorso, con una delibera che accomuna diverse tipologie ecologiche (da Euro 0 a Euro 4), anche in presenza di interventi di ammodernamento (il montaggio dei filtri antiparticolato, con i quali è permesso persino l'accesso nel traforo del Monte Bianco e del Frejus!): la previsione di maggiore introito sarebbe di 800mila euro. Ma nessuno ha messo a bilancio il danno sociale di una decisione tanto sconsiderata.

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