Si prefigura nuovamente una legge per un'Azienda unica del trasporto pubblico in liguria
Genova – L'intenzione è quella di depositare al più presto una legge che in Liguria configuri l'Azienda unica del trasporto pubblico, sia per gli autobus che, in prospettiva, per i treni. Oggi tutti i comuni, le società e le province interessate sono stete convocate dalla Regione a dire come la pensano. «E' un'iniziativa per certi aspetti inedita, ho invitato anche il Consiglio», ha detto il presidente della Regione Claudio Burlando, che sempre mercoledì alle diciassette incontrerà i sindacati sullo stesso tema. L'obiettivo è arrivare velocemente all'approvazione in Consiglio della legge che la giunta aveva già approvato un anno fa «e di cui ero già convinto ma non mi va di fare le cose contro tutti. Io sono per andare fino in fondo e provare a fare una legge sul bacino unico», ha spiegato ieri il presidente nella riunione di giunta. Tra i temi che la Regione intende affrontare c'è il recupero dell'Iva «che lo Stato fa pagare al trasporto pubblico localee che ci costa 30 milioni. Forse è possibile cominciare a recuperare qualcosa come ci spiega il presidente di Filse, Piero Biglia». Sarebbe anche possibile recuperare del tutto l'Iva sul Tpl, «creando l'agenzia che non paga l'Iva, ma istituire l'agenzia significa sobbarcarsi di un costo e bisogna fare i calcoli attentamente». E poi, aggiunge Burlando, «per l'agenzia bisogna valutare bene che risparmio c'è ma anche che rischi ci assumiamo». Il presidente ricorda anche che nella legge ci sono «due partite grosse, unaè quella dei subaffidamenti e l'altra è la clausola sociale che possa coniugare la tutela delle garanzie di chi lavora in queste aziende e anche l'appetibilità per eventuali nuovi gestori». Mercoledì sono stati convocati anche il Cal (Consiglio delle autonomie locali) e l'Anci. In particolare, ha detto il presidente, dovranno anche essere riviste le contribuzioni del Comune «che hanno un portato storico di cui non si capisce la ratio».