Partono i lavori per i tre chilometri da San Giovanni al Colosseo
Roma – Con oltre un anno di ritardo, il 15 aprile partiranno i primi lavori per allestire le aree di cantiere per la realizzazione della tratta T3, quei tre chilometri che collegano San Giovanni al Colosseo con le nuove stazioni di Amba Aradam e Fori Imperiali. «La metro C è, insieme al Mose di Venezia, la più grande opera in costruzione in Italia – spiega il sindaco, Gianni Alemanno – Abbiamo vinto una sfida continua di carattere burocratico, economico e tecnico. Abbiamo lavorato a stretto contatto con il Cipe, la Corte dei Conti, la Sovrintendenza. Le ultime firme necessarie sono arrivate venti giorni fa. E abbiamo sconfitto la cultura del no, che rischia sempre di rallentare queste opere». Se non ci saranno altri stop o intoppi, tra 7 anni la tratta sarà realizzata con un investimento di 792 milioni di euro per un totale di circa «130 milioni al chilometro, chiavi in mano», dice il presidente di Metro C, Franco Cristini. La linea C si allunga dalla periferia di Monte Compatri – Pantano ai Fori Imperiali, snodandosi lungo un percorso di 21,5 chilometri. Il progetto iniziale però prevedeva che i treni arrivassero fino alla Farnesina. «Noi vogliamo che raggiunga almeno piazza Venezia, ma vogliamo anche fare in modo di portarla a Farnesina – continua il primo cittadino – Stiamo lavorando anche per un project financing che permetta realmente di mettere insieme risorse pubbliche e private per completare la rete». L'Anfiteatro Flavio e gli altri monumenti saranno costantemente sorvegliati e tutelati. «Saranno usate scavatrici che garantiscono il massimo contenimento e utilizzati sistemi di impermeabilizzazionee di armamento che contengono le vibrazioni», aggiunge Roma Metropolitane. Chissà se sarà garantita la fruibilità del monumento, visto che quell'area per sette anni rischia di diventare una "trincea" con passaggi pedonali ridottissimi a fronte di un flusso immenso di turisti. È certo invece che su via dei Fori Imperiali, per tutta la durata dei lavori, saranno mantenute le tre corsie di marcia: due in direzione via Labicana e una in direzione centro. Le aree da transennare andranno da via dei Fori Imperiali a piazza del Colosseo fino a via del Tempio della Pace, piazza Celimontana, giardini di via Sannio e giardino di piazzale Ipponio. È pronta, ma aspetta di essere aperta la tratta che va dal parco di Centocelle a Monte Compatri. Il sindaco, ieri, ha fatto un giro con l'assessore alla Mobilità, Maria Spena, a bordo dei nuovi treni completamente automatizzati e cioè senza conducente. «Ad oggi non siamo in grado di dire se la tratta Pantano – Montecompatri aprirà secondo quanto stabilito dall'ultimo cronoprogramma – commenta il presidente di Roma Metropolitana, Massimo Palombi – Bisogna risolvere il problema delle norme antincendio che sono mutate. È in corso una trattativa col ministero dell'Interno e il ministero dei Trasporti per risolvere il problema». L'ultimo cronoprogramma indicava l'apertura della tratta nell'ottobre 2013e nell'ottobre 2014 quella di Centocelle – Lodi, per arrivare nel 2015 a San Giovanni. «Se non riusciamo a sbloccare la vicenda dei vigili del fuoco – conclude Palombi- non posso indicare date». Tutto in sospeso, almeno per ora.