La campagna Siamo tutti pedoni è parte di Piedi per terra, un progetto più ampio che ha l'obiettivo di far crescere la sensibilità sociale sui problemi di chi cammina. Mira a promuovere progetti pilota, sostenere e diffondere interventi a favore della mobilità pedonale, con un approccio multidisciplinare agendo sul piano infrastrutturale, normativo, educativo e culturale
Nelle città italiane si registra il 43% delle vittime della strada, contro una media europea del 34%. Il 42% dei morti in città è un pedone o un ciclista. 7.000 morti e oltre 200.000 feriti in dieci anni: sono i dati impietosi sulle tragedie che coinvolgono i pedoni. Numeri impressionanti, resi ancora più drammatici dalle invalidità permanenti riportate dalle vittime della strada. Questa immagine terribile si fa ancora più nitida se si pensa che il 30% dei pedoni perde la vita mentre attraversa sulle strisce e oltre il 50% delle vittime ha più di 65 anni. Una media di quasi due morti e trenta feriti al giorno, una strage sostanzialmente rimossa dalla coscienza collettiva. Nel 2013 saranno quasi 600 le persone che perderanno la vita mentre camminano e 21 .000 rimarranno ferite. Deve per forza andare così? In realtà no. Ridurre la strage è possibile. In genere li definiamo “incidenti” stradali, come se fossero frutto del caso. Ma hanno invece cause precise, che possono essere in buona parte eliminate. Una delle maggiori cause delle tragedie stradali è il mancato rispetto delle regole e l’assenza di senso civico tra gli automobilisti. Tutti possiamo contribuire a migliorare la situazione, diventando “ambasciatori di sicurezza stradale”. Uno dei fattori determinanti nel causare gli incidenti e nel determinarne la gravità delle conseguenze è la velocità. Un pedone investito a 30 km/h ha il 90% di possibilità di sopravvivere, il 60% di possibilità se investito a 50 km/h, e oltre i 60 non ha quasi speranze. Non a caso le città europee più sensibili puntano sull’introduzione di limiti di velocità a 30 km/h per le automobili in città, provvedimento che timidamente si sta affacciando anche in Italia. Gli anziani più di altri corrono rischi. La vista e l’udito non sono quelli dei ventenni, in genere non sono in grado di “scattare” per evitare un investimento, o di attraversare la strada velocemente. Spesso indossano vestiti scuri, che col buio li rendono meno visibili. Sono naturalmente anziani e quindi “inadeguati” a modelli di mobilità aggressivi. Non sono loro a doversi adeguare al traffico, ma è il traffico che si deve adeguare a loro. Oggi per tante ragioni si cammina poco. Pesa negativamente soprattutto l’eccessiva invadenza dei mezzi a motore. Sugli spazi, ma anche sulle menti delle persone che ne sono troppo dipendenti, al punto che anche distanze “a portata dei piedi” come, per esempio, i percorsi casa-scuola vengono fatti in macchina. Nei piedi, purtroppo, vediamo soprattutto fatica e noia. Eppure camminare fa bene alla salute. Delle persone, delle città, del pianeta. Una vita sedentaria è tra le principali cause di malattie cardiovascolari e di obesità. Camminando si consuma energia rinnovabile e non si inquina. Siamo tutti pedoni. Anche chi guida tornerà prima o poi con “i piedi per terra”. La campagna vuole far crescere l’attenzione pubblica sulla strage dei pedoni e la consapevolezza che può essere drasticamente ridotta. Facendo rispettare le regole, educando ad una nuova cultura della strada, rendendo le strade più sicure con adeguati interventi infrastrutturali, attuando un’azione preventiva e repressiva più intensa ed incisiva, suscitando un protagonismo diffuso nelle istituzioni, nelle scuole, nella società civile. La campagna vuole anche sottolineare il valore del camminare non solo per la mobilità ma anche per la salute e l’ambiente. Vuole inoltre sensibilizzare al rispetto del diritto alla mobilità dei diversamente abili. La campagna Siamo tutti pedoni giunge alla quinta edizione. Tra le personalità coinvolte in questi anni: Piero Angela, Licia Colò, Altan, Massimo Gramellini, Margherita Hack, Milena Gabanelli, Vauro, Carlo Lucarelli, Giuliano, Vito,Valerio Massimo Manfredi, Pat Carra, Alessandra Sensini, gli attori della soap opera Un posto al sole. I PROMOTORI La campagna vede protagonisti pubbliche amministrazioni, media, associazioni, aziende, ausl, scuole e sindacati dei pensionati. È coordinata dal Centro Antartide e dall'Osservatorio per l'educazione stradale e la sicurezza della Regione Emilia-Romagna. La pluralità e la varietà dei promotori rappresenta, da sempre, uno dei punti di forza della campagna Siamo tutti pedoni. L’articolazione della campagna nelle singole città sarà gestita dai promotori locali. La campagna inizierà il 13 maggio; i promotori locali potranno autonomamente decidere le date in cui attuare le iniziative.

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