Venezia capitale europea della mobilità sostenibile in acqua. Un progetto che piace al prof. Ivor Harris dell’Università di Birmingham, esperto in energia creata dall’idrogeno, e che è condiviso anche dall’europarlamentare veneta on Amalia Sartori ed è sostenuto dagli amministratori locali in primis Renato Chisso, assessore regionale alla mobilità e infrastrutture, e da Ugo Bergamo assessore alla Mobilità e trasporti, Infrastrutture e viabilità, Piano del traffico, Traffico acqueo del Comune di Venezia
E’ quanto è emerso nel corso del convegno “Esperienze a confronto per far sistema sulla mobilità sostenibile in ambiente marino” svoltosi oggi pomeriggio al Parco San Giuliano di Venezia all’interno del Salone Nautico, organizzato da Veneto Innovazione in collaborazione con Hydrogen Park. Presenti al convegno anche i rappresentanti della Provincia olandese della Frisia incaricati del trasporto elettrico e sostenibile sui laghi.
Venezia ha già un prototipo di vaporetto a idrogeno completamente ecosostenibile a impatto zero. Tuttavia le regolamentazioni nazionali sul trasporto acqueo per questo tipo di mezzi, ha evidenziato durante l’incontro Luigi Scarpati del RINA – il Registro Italiano Navale – sono troppo stringenti e non permettono il trasporto pubblico. La buona notizia, ha confermato Luciano Gaudio dell’Impresa Congiunta Celle a combustibile ed Idrogeno (FCH JU) l’ente pubblico privato europeo che sostiene la ricerca tecnologica basata sull’uso dell’idrogeno come vettore energetico, è che le prossime norme europee permetteranno l’uso dell’idrogeno come combustile per imbarcazioni di piccolo cabotaggio e per il trasporto delle persone, ad eccezione delle grandi navi.
A Venezia l’idrogeno è facilmente reperibile come seconda lavorazione delle produzioni chimiche di Marghera. Anche l’Enel ha portato il suo contributo con l’Ing. Caleno che ha focalizzato l’attenzione sulle tecnologie che l’azienda offre per la mobilità sostenibile ed è stato presentato il modello dell’Electro Smart Boat per la navigazione in laguna.
Il convegno è stato l’occasione per far entrare la capitale della Serenissima nella rete delle città europee che hanno adottato già sistemi di navigazioni ecosostenibili con l’obiettivo di partecipare ad iniziative congiunte a livello europeo. Secondo Amalia Sartori: “L’obiettivo da raggiungere è la completa, o quasi, decarbonizzazione dell’economia europea, ovvero un progressivo cambiamento dei nostri modelli di sviluppo verso l’azzeramento delle emissioni di gas a effetto serra nei prossimi quarant’anni. Per poter arrivare a tali target, e superarli, dobbiamo investire nella diversificazione delle fonti, nelle infrastrutture di trasporto mancanti, oltreché nelle tecnologie d’avanguardia che coinvolgono le energie rinnovabili. La mobilità sostenibile è uno dei settori su cui più si deve puntare a livello europeo, e su cui si sta già investendo molto.” “Il Piano “Auto verdi europee”, – ha continuato l’europarlamentare -lanciato nel 2009, stimola attività di ricerca e innovazione su un ampio spettro di tecnologie e infrastrutture energetiche essenziali all’impiego di fonti non-inquinanti per l’alimentazione dei veicoli, garantendo l’equilibrio con le necessarie fluidità e sicurezza del traffico. E’ il più recente supporto al progetto europeo sulla mobilità elettrica “Green eMotion”, del valore di € 41,8 milioni, dedicato a facilitare l’accesso al mercato veicoli elettrici. Ma i partenariati pubblico-privati, già lanciati a attivi da qualche anno, continueranno ad essere finanziati e sostenuti dall’UE. Mi riferisco in particolare a quello sull’innovazione nelle Smart Cities e a quello sull’idrogeno e sulle celle a combustibile. Inoltre, la mobilità sostenibile rimarrà tema oggetto di stanziamenti importanti nel prossimo Programma di finanziamento dedicato alla ricerca e all’innovazione (Horizon2020) che conterrà complessivamente più di 70 miliardi di euro."