Menesini: "Diamo il maggior contributo"

Capannori punta sul tpl e annuncia battaglia contro i tagli Ctt Nord

Capannori punta sul tpl e annuncia battaglia contro i tagli Ctt Nord

Proprio mentre in Regione si cerca di organizzare la gara che porterà all'assegnazione unica del servizio, il vicesindaco di Capannori Luca Menesini torna a parlare delle idee del suo Comune per migliorare i servizi offerti per lo spostamento dei cittadini, puntando anche sul trasporto pubblico urbano. Una ipotesi che contrasta con la redditività del servizio che il nuovo gestore dovrà imporsi, ma Menesini annuncia battaglia contro i tagli che saranno discussi a giugno: "Diamo il maggior contributo pubblico per il tpl, vogliamo essere ripagati".

Contestualmente al dibattito sul nuovo sistema tengenziale che, nelle intenzioni degli enti, dovrebbe risolvere i problemi del traffico in lucchesia, sempre più attenzione viene prestata alle soluzioni di mobilità alternative al trasporto con mezzi propri.   Vi sono idee virtuose che però appaiono lontane dal poter entrare a far parte della quotidianità di una cittadinanza che andrebbe prima educata a uno stile di vita finora sconosciuto, stiamo parlando del 'car sharing' ad esempio, ed altri principi per il quale il territorio per la sua morfologia sembra inadatto, ci riferiamo a 'piste ciclabili' e 'pedibus' (area urbana troppo dispersiva).   Capannori è in prima fila nell'approfondire il tema della mobilità e, tra le possibilità concretamente attaubili nell'immediato, c'è senz'altro lo sviluppo del trasporto pubblico locale.   Proprio di questo abbiamo parlato col vicesindaco di Capannori a margine all'incontro organizzato da 'Ambiente e futuro': "Quello che manca per dare l'opportunità ai cittadini di avvalersi di un servizio utile, è il trasporto pubblico urbano della Piana – spiega Menesini -. Non mi riferisco solo a Capannori, ma anche agli altri comuni come Porcari o Altopascio. Quello che vorremmo fare è stabilire delle tratte, con biglietto orario, che colleghino efficacemente le frazioni del nostro territorio, stabilendo dei capolinea, ad esempio a Capannori centro, e implementando anche dei servizi a chiamata per quelle zone dove l'utenza è davvero poca. Queste cose si possono fare".   Desideri che dovrebbero poi essere esauditi da Ctt Nord, o da chi gestirà il tpl a Lucca in futuro, e che contrastano con alcuni dati specifici che poi sono alla base della riorganizzazione del servizio un tempo affidato a Clap.   La stessa Clap arrivata alla fusione con le aziende pisane e livornesi coi conti disastrati, che necessitarono di fondi pubblici per la ricapitalizzazione.   Già lo scorso giugno, quando fu avviato il percorso per far confluire Clap in Ctt Nord, per aumentare la redditività del trasporto pubblico lucchese furono annunciati tagli alle corse extraurbane, proprio quelle che Capannori adesso vorrebbe implementare per servire i cittadini. Il fatto è che la conformazione del territorio rende difficoltosa la marginalità del tpl lucchese, frazioni poco abitate su un territorio disperisivo, quindi pochi biglietti venduti e corse semideserte su certe tratte, cioè scarsa marginalità e un servizio che però va assicurato, cioè perdite. A tal proposito in vista della gara in cui Ctt Nord dovrà presentare il proprio piano organizzativo nell'ambito del consorzio regionale che vi parteciperà, tra poche settimane saranno discussi i tagli che, per i motivi appena descritti, potrebbero interessare anche il territorio Capannorese, dispersivo e quindi a bassa marginalità.   "Daremo battaglia – spiega Menesini -. Dei 400mila euro di contributi al tpl dati dagli enti lucchesi, ben 200mila vengono da Capannori, il 50%. Abbiamo investito in questo settore e vogliamo dei ritorni in termini di servizi. Ogni anno, spendiamo un milione di euro per il trasporto pubblico, perché il servizio scuolabus è a carico dei comuni e da noi è molto complesso. Però – conclude – è possibile strutturare il servizio scuolabus perché sia fruibile anche dai cittadini".

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