Una ricaduta di 48 miliardi sull’intera economia e la creazione di 250 mila posti di lavoro. Questo l’impatto stimato dall’Ance delle misure per l’edilizia varate finora dal Governo, che il presidente dell’Associazione nazionale costruttori, Paolo Buzzetti, ha illustrato alla presenza del ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, davanti a una folta platea di imprenditori
Roma – “Dopo anni di politiche sbagliate improntate all’austerità – ha sottolineato Buzzetti – la rotta è radicalmente cambiata e sono stati compiuti i primi passi importanti verso la crescita. Ora è necessario insistere su questa strada di sviluppo, a partire da un allentamento intelligente del Patto di stabilità, che ci permetta di spendere le risorse disponibili per rilanciare le infrastrutture, adeguare le scuole e mettere in sicurezza il territorio”. In questo senso un fondamentale banco di prova sarà la prossima legge di stabilità. Le posizioni di Buzzetti hanno trovato l’ampia condivisione del ministro Lupi, secondo il quale: “Il rigore senza crescita non ci porta da nessuna parte”. Lupi ha anche parlato del ruolo di facilitatore e punto di riferimento per le infrastrutture che può essere svolto dalla Cassa depositi e Prestiti e ha fatto un annuncio importante: “arriverà tra oggi e domani una lettera da Bruxelles per chiarire che le risorse destinate alla realizzazione delle reti Ten-t sono da considerare fuori dal patto di stabilità”. La golden rule sulle infrastrutture diventa dunque realtà. Le spese sostenute dall’Italia per finanziare i cantieri delle reti inserite nei corridoi Ue non saranno contabilizzate ai fini del rispetto dei parametri imposti da Bruxelles. In tema di grandi opere Lupi ha poi annunciato che nella seduta del Cipe, convocata per il prossimo 26 settembre, dovrebbe arrivare l’ok all’utilizzo dei bonus fiscali (la cosiddette defiscalizzazione) per lo sblocco di due grandi opere da realizzare con il contributo di capitali privati: la Pedemontana piemontese e l’Orte-Mestre. Si tratta di due delle quattro grandi infrastrutture candidate all’ottenimento dei vantaggi fiscali previsti dalle linee guida varate dal Cipe a inizio anno, ma sbloccate ufficialmente solo qualche settimana fa Una flessibilità importante che può far guardare con fiducia a un futuro ammorbidimento dei vincoli anche per le piccole opere di cui ha estremo bisogno il nostro Paese.

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