AUMENTANO LE ADESIONI

Gazzetta del Mezzogiorno: «Treni , battaglia di tutta la Puglia»

Gazzetta del Mezzogiorno: «Treni , battaglia di tutta la Puglia»

L'Ufficio di presidenza del Consiglio si riunisce domani nella sede della Gazzetta del Mezzogiorno

Domani, (alle 12,30) il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna , insieme ai componenti dell'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea, firmerà nella sede della Gazzetta del Mezzogiorno l'appello del quotidiano che chiede l'estensione dell'Alta Velocità alla linea ferroviaria adriatica. L'i n c o n t ro verrà trasmesso in diretta streaming sul nostro sito: www.la gazzettadelme zzogior no.it. «Il Consiglio regionale – si legge in una nota aderisce alla battaglia della Gazzetta per i treni veloci sulla dorsale adriatica. La Puglia è parte integrante del Paese e va dotata di servizi all'al tezza delle esigenze di una comunità moderna» osserva Introna. «È evidente che ferrovie efficienti sono una leva dello sviluppo e i pugliesi hanno il diritto, come tutti, d'essere collegati in tempi rapidi al resto dell'Italia, di viaggiare in orari ragionevoli e in condizioni civili, su treni puntuali, confortevoli e puliti». Nella prossima seduta in Aula, annuncia Introna, «l'Ufficio di presidenza proporrà l'ado zione di un ordine del giorno unitario del Consiglio regionale a sostegno della causa». Nel corso dell'incontro di domani verrà inoltre annunciata la decisione di esporre, sulla facciata del palazzo della Regione di via Capruzzi, gli striscioni per sensibilizzare la cittadinanza a firmare la petizione per la campagna sull'Alta velocità ferroviaria lungo la dorsale adriatica. «Siamo convinti – aggiunge il presidente del Consiglio Introna – che questa battaglia può servire a risvegliare l'interesse della politica nazionale sui bisogni di mobilità dei cittadini delle regioni del Sud e in particolare della Puglia. Così come abbiamo sostenuto e sollecitato il governo a guardare con maggiore interesse alla Puglia quando si è trattato di fare un'azione corale per l'alta capacità Lecce-Bari-Napoli, anche per la velocizzazione dei treni sulla dorsale Adriatica pensiamo che sia giusto che in questa battaglia debba essere schierata e protagonista l'intera comunità. E noi con essa». «Convinti – aggiunge il presidente – che sia giusto – dare alla Puglia quelle opportunità e quelle risposte in termini di infrastrutture moderne delle quali la Puglia ha forte necessità per arrivare al cuore dell'E u ro p a » . Anche il Consiglio Regionale, così come è stato annunciato lunedì dal direttore della Gazzetta, Giuseppe De Tomaso nel corso della presentazione del video-spot trasmesso ora in tutte le sale cinematrografiche aderenti all'Agis e all'Anec, ha deciso di essere «al fianco della Gazzetta e delle altre istituzioni, in occasione del viaggio a Roma per la consegna della petizione al presidente del Consiglio, Enrico Letta». «Così come è stato per la difesa di un' or ganizzazione moderna della giustizia contro la cancellazione dei tribunali minori, il Consiglio regionale si è impegnato a dialogare con il ministero della Giustizia – anche in questo caso aggiunge Introna – sosterremo ufficialmente la richiesta che la Gazzetta ha avanzato al presidente del Consiglio Letta per un incontro entro la fine del mese prossimo a Palazzo Chigi nel corso del quale verrà consegnata la petizione dei Lettori e l'appello dei governatori delle Regioni Adriatiche escluse dall'Alta velocità ferroviaria». Non solo. «Per il miglior successo di questa iniziativa – dice Introna – nella riunione della conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali in programma a Campobasso il 5 e 6 dicembre prossimi mi impegnerò a sensibilizzare i presidenti dei Consigli regionali di Molise, Abruzzo, Marche, Emilia Romagna, affinchè la battaglia della Gazzetta diventi un' iniziativa corale di tutte le Regioni che si affacciano sulla dorsale Adriatica » . Intanto ieri è giunta anche l'adesione del Comune di Lecce. Il sindaco Paolo Perrone ha annunciato che già la settimana prossima il Comune comunicherà ufficialmente la forma con cui la città aderirà alla nostra (e di tutti i Lettori) battaglia dei treni.

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