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Actv, nuova inchiesta sui biglietti falsi

Actv, nuova inchiesta sui biglietti falsi

I vigili urbani consegnano il rapporto in Procura: si indaga sulla linea San Giuliano-Ospedale, affidata a una cooperativa

Biglietti contraffatti. E mancati incassi per Actv. Nuovo scandalo in arrivo sul trasporto pubblico locale. Stavolta Actv non c’entra direttamente, anzi sono stati proprio i vertici dell’azienda a firmare l’esposto che ha dato il via alle indagini. Ma la nuova vicenda ripropone la necessità di aumentare controlli e garanzie.   I fatti. Da mesi erano arrivate segnalazioni da parte degli ispettori aziendali per gli «strani episodi» verificati a bordo dei vaporetti (motoscafi di proprietà Actv) che da due anni sono affidati alla cooperativa di San Giuliano, e svolgono il servizio di collegamento nel periodo estivo tra Punta San Giuliano e le Fondamente Nuove. Linea alternativa e a volte molto utile per chi deve recarsi in terraferma o si dirige all’ospedale proveniendo da Mestre. I conti in qualche caso non tornavano.   Troppo bassi gli incassi, ma soprattutto episodi segnalati per aver ricevuto biglietti che non corrispondevano a quelli «regolari». Dopo avere ricevuto diverse segnalazioni, Actv ha deciso di segnalare ai vigili urbani, che hanno avviato una inchiesta. Appostamenti e controlli durati mesi e alla fine la conferma: ci sono delle irregolarità nella vendita dei biglietti. Proprio in quresti giorni l’indagine è stata chiusa, e il rapporto inviato alla Procura che dovrà adesso decidere il da farsi. Sembra che a carico di alcuni privati che lavorano per Actv possa essere ipotizzato il reato di ricettazione, per aver messo sul mercato biglietti falsificati e recuperati per vie non dirette. Truffa resa più facile dal momento che su quella tratta non vengono impiegati i biglietti elettronici Imob, ma ancora tagliandi cartacei. Anche i controlli sono più radi, ma hanno comunque permesso di venire a capo della vicenda e di ricostruire numerosi episodi ora sotto la lente del magistrato.   Non è la prima volta che si scoprono biglietti falsi o ammanchi nelle casse di Actv. Qualche anno fa erano stati denunciati in sei, poi era arrivata l’inchiesta per i soldi spariti nei biglietti del ferry boat. Infine, una dipendente infedele che si teneva gli incassi a Mirano, un marinaio chioggiotto che si stampava i falsi biglietti cartacei in casa, rivendendoli al posto di quelli autorizzati.   Truffe che secondo l’azienda l’Imob – molto contestato e poco funzionante per altri aspetti – e i tornelli – anche questi poco ben visti per le linee di navigazione – dovrebbero contribuire a risolvere.   Adesso intanto si indaga sulla cooperativa. «Nel pieno rispetto del lavoro dei magistrati chiediamo di sapere a che punto sono le indagini», dicono ad Actv, «per prendere le decisioni conseguenti». Tra un paio di mesi dovrebbe infatti tornare in funzione il collegamento Ospedale-San Giuliano. Se le accuse nei confronti della ooperativa a cui era stati affidato il servizio dovessero dimostrarsi fondate, è chiaro che si dovrà procedere a una nuova assegnazione.

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