Ogni abbonamento al car sharing sono 15 proprietari di auto in meno

Ogni abbonamento al car sharing sono 15 proprietari di auto in meno

Nel 2009, il car sharing ha permesso di diminuire le emissioni globali di diossido di carbonio di ben 482,170 tonnellate. Sempre nel 2009, negli Stati Uniti i cittadini che si sono disfatti della propria auto sono stati di più di quelli che ne hanno acquistata una

Chi usa il car sharing ha capito che accedere a un bene solo quando serve è più comodo che possederlo. Il car sharing a flusso libero, il più utile e razionale, è appena arrivato nelle principali città italiane ed è già molto apprezzato. Ma diverse tipologie di car sharing sono da tempo largamente diffuse nel resto del mondo. C’è Uber (noleggio con conducente che si prenota con un’app), c’è UberPop (chiunque può diventare tassista e offrire la propria auto a scopo di lucro; il servizio però è stato criticato da più parti), c’è il business consumer (società che offrono il servizio di car sharing, tipo Car2go o Enjoy), c’è il car pooling (per esempio, Letzgo a Milano che offre la condivisione di posti liberi della propria auto, ma a differenza di UberPop è senza scopo di lucro e solo se si desidera, si può corrispondere un rimborso a chi ha messo a disposizione l’auto). Nel 2009, il car sharing ha permesso di diminuire le emissioni globali di diossido di carbonio di ben 482,170 tonnellate. Sempre nel 2009, negli Stati Uniti i cittadini che si sono disfatti della propria auto sono stati di più di quelli che ne hanno acquistata una.   Canada, Brasile, Venezuela, Irlanda, Francia, Germania, Costa Rica, Regno Unito, Danimarca, Svizzera, Olanda, Svezia, Austria, Singapore, Australia, Nuova Zelanda: ognuno di questi paesi offre nelle proprie città servizi di car sharing, e in tutte le sue declinazioni. Per ogni auto usata in regime di car sharing, ci sono 15 proprietari di auto in meno.   Per esempio, grazie (o a causa, diranno gli industriali dell’automobile) al car sharing, in Giappone il mercato dell'auto ha avuto un ribasso di più del 30%. Chi usa il car sharing guida il 31% in meno rispetto a chi possiede un'auto. È dunque più libero e meno stressato, spende meno, inquina meno, ingombra meno. Le metropoli che vogliono diventare delle vere smart cities, accoglienti per i cittadini che ci vivono e lavorano, dovranno dotarsi sempre di più di servizi di car sharing. Ce ne stiamo accorgendo perfino in Italia.

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