In programma un incontro tra il numero uno di Palazzo Santo Stefano e i rappresenti di AdlCobas, Sls e Usb.
"Lo chiede la legge", così il Presidente della Provincia di Padova Enoch Soranzo ha risposto alle critiche piovute per la decisione di mettere a gara il servizio di tpl. Nei prossimi giorni è in programma un incontro con i sindacati per discutere dei prossimi passi dell'amministrazione. «Anche alla luce delle recenti polemiche – spiega Stefano Pieretti di Adl Cobas – vogliamo capire se, effettivamente, si procederà con la messa in gara del servizio». «Siamo perfettamente consci che la legge ci chiede la messa in gara. Quello che è certo è che stando così le cose, Busitalia corre il rischio di perdere il servizio, com'è già accaduto in Toscana – dice ancora Pieretti -. Proprio per questo riteniamo importante confrontarci con chi ha il compito di convocare la gara, ovvero il presidente della Provincia». Intanto il Presidente Soranzo getta acqua sul fuoco e ribadisce che qualunque sia il vincitore "i dipendenti avranno la garanzia del loro posto di lavoro, alle medesime condizioni". Questo sul fronte sindacale; polemica rovente, invece, con il sindaco Massimo Bitonci, e con il suo predecessore Ivo Rossi, che insistono per uno stop alla gara. «Perché Bitonci e Rossi mi chiedono di non rispettare la legge?», si domanda Soranzo che poi aggiunge: «Perché, poi, a chiedere di bloccare una gara europea sono Bitonci e Rossi, quando a stabilirne regole, modalità e tempi sono stati soprattutto loro con la firma ed approvazione di atti nel maggio e giugno 2014? – continua il numero uno di palazzo Santo Stefano -. eppure entrambi dovrebbero sapere che, a differenza del passato, lo Stato a fine 2014 non ha consentito più alcuna proroga?». «Mi piacerebbe – conclude Soranzo – che Bitonci e Rossi riservassero la stessa attenzione che hanno per il futuro di Busitalia all'efficienza del servizio e al costo del biglietto futuro a carico dei cittadini».