Il prossimo 26 ottobre, in occasione dell'International Bus Expo di Rimini, sarà consegnato il Sustainable bus of the year (SbY), il primo e unico premio europeo sulla sostenibilità degli autobus.
È iniziato il conto alla rovescia per la consegna del Sustainable bus of the year (SbY). Il premio voluto dalla rivista Autobus, è diviso in tre categorie (urban, intercity e coach) e l'intenzione dei promotori è quella di trasformarlo in un premio annuale di respiro internazionale. Oggetto della valutazione della giuria non sarà soltanto l’aspetto dei consumi, ma tutto ciò che contribuisce a creare un’immagine positiva di un autobus nella percezione dell’utenza. Infatti, non ci si limiterà a prendere in considerazione le caratteristiche ingegneristiche dei veicoli: il premio coltiva l’obiettivo di entrare nel lessico comune del grande pubblico. In uno scenario metropolitano destinato a cambiare nei prossimi decenni, il ruolo del trasporto pubblico è destinato a crescere a scapito di quello privato; l’obiettivo principe di SbY, dunque, è quello di rendere il pubblico consapevole dell’importanza di ricorrere a mezzi di trasporto sostenibili, promuovendo un’ottica in cui ogni singolo si senta responsabile della riduzione delle emissioni. Le valutazioni in base alle quali sarà assegnato il SbY prendono le mosse da un concetto di sostenibilità più ampio: non solo limitazione degli inquinanti, ma anche sicurezza, intesa come capacità di un mezzo di ridurre il pericolo per i passeggeri e l’autista così come per i pedoni. Oltre alla sicurezza, sarà preso in considerazione il rumore che l’autobus produce, il comfort, l’accessibilità del mezzo ai disabili e la driveline: non si tratterà – sostengono gli ideatori – di premiare il mezzo più green. In conclusione "Sustainable bus of the year" si basa sul rating studiato da Autobus per valutare l’impatto sull’ambiente dei mezzi. Il metodo di valutazione guarda alla sostenibilità del veicolo andando oltre i parametri classici: il SbY prende in considerazione un database di ben 110 voci, e rappresenta l’unico riconoscimento in grado di attestare la sostenibilità intrinseca del veicolo.