Mobilità alternativa

A Firenze si pensa a un bus anfibio

A Firenze si pensa a un bus anfibio

Una vecchia idea torna alla ribalta I tecnici di Ataf, su impulso del Sindaco Nardella, stanno studiando la fattibilità di un bus anfibio che solchi l'Arno

Un mezzo pubblico sul tipo di quelli usati dalle forze armate in grado di muoversi su ruote e di immergersi nelle acque dell'Arno. In realtà l'idea è datata anni '90 quando Massimo Ruffilli, all'epoca direttore dell'Ataf, la tirò fuori sulla base di altre esperimenti avanzati in altre città europee. E' bastato un incontro con l'attuale sindaco del capoluogo toscane e il progetto impolverato ha ripreso vita tanto da spingere il Sindaco a dare ai tecnici dell'azienda di trasporti di studiare la fattibilità.   Dunque, un "nautibus" capace di trasportare fino a 50 passeggeri e di viaggiare a terra alla normale velocità di un bus e in acqua di raggiungere i 20 nodi. Il tratto interessato dal servizio dovrebbe essere l'intero asse est-ovest, oggi penalizzato, ma anche un mezzo adatto per i turisti sul tipo dei bateau mouche parigini, tra San Niccolò e la pescaia di Santa Rosa, con ingresso in acqua attraverso le rampe utilizzate dai canottieri.   Futuribile o meno, e in attesa di approfondire gli aspetti normativi, la prima richiesta di un preventivo è partita (costo stimato 200 mila euro a mezzo) in direzione di quelle aziende, tutte nord europee, che già li costruiscono. 

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