Mobilità sostenibile

Bologna: via libera al car sharing 2.0

Bologna: via libera al car sharing 2.0

Con una delibera di giunta Bologna si appresta a dare il via libera al car sharing a flusso libero. A breve un bando pubblico.

Con un comunicato pubblicato sul sito istituzionale il Comune di Bologna ha reso noto che la Giunta ha approvato una delibera che apre al car sharing di seconda generazione, quello privato “free flow”, a flusso libero, come già avviene in altre città d'Italia. La delibera attende ora il voto finale del Consiglio comunale, dopo l'approfondimento in commissione consiliare.   L'obiettivo è quello di promuovere politiche di mobilità sostenibile per favorire la trasformazione del possesso dell'auto in uso della stessa, in modo da consentire di rinunciare alla proprietà della macchina privata, individuale o familiare, ma non alla flessibilità delle proprie esigenze di mobilità.    L'avviso pubblico in preparazione – si legge nel comunicato – avrà lo scopo di invitare gli operatori privati a valutare l'opportunità di investire sulla città di Bologna e conterrà alcuni indirizzi la cui cornice è contenuta nel documento licenziato oggi dalla giunta.   Nelle intenzioni del Comune il servizio dovrà utilizzare tecnologie di ultima generazione in modo che gli utenti possano gestire tutte le fasi della prenotazione e della riconsegna del mezzo attraverso applicazioni su smartphone. Le tariffe dovranno essere convenienti per spostamenti relativamente brevi in ambito urbano, e le auto dovranno essere offerte all'utenza in maniera capillare in ambiti urbani, centrali, a domanda elevata. E' stata ipotizzata, inoltre, anche una dimensione per il car sharing di seconda generazione: nel periodo di sperimentazione di cinque anni, che comincerà dalla sottoscrizione successiva alla pubblicazione del bando, del primo contratto di servizio, il parco veicolare dovrà attestarsi intorno al numero di 400-600 auto complessive. 

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