Dopo la pronuncia del Tar che aveva accolto le tesi avanzate dalla città di Brescia la regione Lombardia si appella al Consiglio di Stato
«Si autorizza Regione Lombardia a impugnare avanti il consiglio di Stato l'ordinanza del Tar lombardia in materia di trasporto pubblico locale». Così recita il resoconto della Seduta n. 198 del 19 dicembre 2016 pubblicato sul sito istituzionale della Regione. La "guerra" fra la Loggia e il Pirellone, dunque, è destinata a continuare in altra sede giudiziaria. All'origine dello scontro l'esclusione della metropolitana bresciano dalla ripartizione dei fondi regionali destinati al traspoorto locale. A inizio dicembre, il Tar ha accettato il ricorso del Comune, che chiedeva alla Regione la stessa cifra versata per altri mezzi di trasporto locali (17,5 milioni di euro l'anno), e imposto di elaborare una nuova ipotesi di finanziamento da portare entro e non oltre un mese alla conferenza dei servizi (la procedura dovrebbe essere conclusa per il 31 marzo). Con la decisione di impugnare davanti al Consiglio di Stato l'ordinanza numero 875/2016 del Tar la regione proverà a farsi riconoscere come valido il criterio della ripartizione dei fondi in base alla spesa storica.

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