La nuova giunta alle prese con il primo massiccio sciopero dei lavoratori dell'azienda di trasporto pubblico. Il nuovo corso alla prova del nodo assunzioni
Secondo quanto riportato da diversi organi stampa l'adesione allo sciopero dei lavoratori Gtt, il primo dell'era Appendino, è stato imponente. I sindacati hanno parlato di adesioni al 70% del personale con punte al 90% nelle officine, e di città bloccata con eccezione della metropolitana che ha comunue garantito un servizio a singhiozzo. Motivo scatenante della protesta la decisione dei vertici di Gtt di non dare seguito agli impegni sottoscritti con le diverse sigle sindacali e il mancato impegno della nuova amministrazione di dare continuità alla decisione presa dalla giunta Fassino, fatta propria dal Movimento 5 Stelle in campagna elettorale, di assumere 100 autisti e 35 operai. Da mesi, infatti, i sindacati reclamano problemi di organico dell'azienda. L'azienda di trasporti pubblici di fronte al nodo assunzioni si è trincerata dietro un "non possumus" derivante dal blocco alle assunzioni imposto dal Decreto Madia. I sindacati, dal canto loro, osservano che il blocco delle assunzioni riguarda solo Gtt e non anche le previste 100 assunzioni nei ranghi del Comune. Nell'incontro seguito con i vertici sindacali che hanno indetto lo sciopero, il presidente di Gtt, Walter Ceresa, e l'assessora ai Trasporti, Maria Lapietra, hanno preso l'impegno a verificare con i legali dell'azienda se, in deroga alla leggeMadia, sarà possibile procedere all'assunzione dei 15 dipendenti che erano stati selezionati a ottobre.