L'assemblea dei soci ha rinviato di nuovo l'approvazione del conto 2015 di Umbria tpl e mobilità
E' probabile che l'approvazione arrivi entro maggio ma il dubbio rimane. Per ora il dato certo è che, oltre a una bozza di bilancio approvata mesi fa dal cda, i soci non trovano l'accordo. Di mezzo c'è un piano di salvataggio che prevede la trasformazione della società di agenzia dei trasporti oppure, ed è l'ipotesi più probabile – quella paventata dagli advisors – di liquidazione. Lo si apprende dall'edizione di oggi in edicola del quotidiano locale "Corriere dell'Umbria". Su l'intricata vicenda – scrive il giornale – pesa l'incognita dei crediti da riscuotere nei confronti della partecipata (al 33%) Roma Tpl per 14,8milioni e i 32 milioni da prendere dal consorzio Cotri per cui è stato siglato un piano di rientro da 150mila euro di rate mensili crescenti. Per quanto riguarda Roma, a causa dei mancati pagamenti di Roma Capitale, il servizio su gomma, di circa 6 milioni di chilometri, è stato sospeso. L'alternativa alla liquidazione – che metterebbe a repentaglio tra l'altro 80 milioni di beni patrimoniali – è la trasformazione in agenzia dei trasporti come peraltro prescritto dalla legge regionale numero 9 del 2 aprile 2015. Fra le misure all'esame – riporta il quotidiano – si starebbe attendendo la cessione della rete ex Fcu a Busitalia per rendere ancora più scorrevole e leggera l'operazione.