Grosseto. Il futuro della Rama Spa: dalla gara per la privatizzazione ai primi impegni del nuovo assetto. Ne parliamo con il direttore Carlo Olmo

Oltre la privatizzazione trovano spazio i primissimi progetti di sviluppo. Una prospettiva futura decisamente embrionale, come tiene a precisare lo stesso direttore, Carlo Olmo, che spiega a grandi linee le

Oltre la privatizzazione trovano spazio i primissimi progetti di sviluppo. Una prospettiva futura decisamente embrionale, come tiene a precisare lo stesso direttore, Carlo Olmo, che spiega a grandi linee le proposte. ´Ho dato una primissima scorsa al Piano Industriale, sono oltre 300 pagine e non ho avuto il tempo materiale per entrare nel merito ? spiega Olmo -, ma le premesse per un futuro radioso ci sono tutte´.   Parla a lungo di garanzie, e dell´entusiasmo con cui in azienda è stata accolta l´acquisizione da parte di un´Ati che porta con se dettagli di grande interesse ´Non si tratta di una cordata qualunque, le aziende che sono uscite vittoriose dal percorso di gara apporteranno un bagaglio di grande conoscenza del settore trasportistico, hanno il know how giusto per innovare e far crescere la Rama, insomma in fatto di sviluppo c´è grande soddisfazione´.   Da una prima analisi del Piano Industriale emerge comunque netta una linea progettuale precisa ´L´Ati si propone di trasformare la Rama in un gestore complessivo della mobilità, molto più di una semplice azienda e decisamente più vicina al ruolo di Agenzia per la Mobilità di Grosseto e provincia ? prosegue Carlo Olmo ?´.   La Rama spa conta oggi sulla presenza di 245 dipendenti, percorre 6 milioni e mezzo di chilometri l´anno, di cui il 70% è interamente dedicato all´extraurbano e, accanto alla gestione dei servizi urbani e extraurbani, si occupa di servizi di gran turismo e noleggio con numeri di percorrenza che nel 2001 si sono assestati sui 260mila chilometri. Parte integrante dell´attività di Rama sono anche la gestione dei parcheggi pubblici e di un magazzino di pezzi di ricambio, rigorosamente originali (Iveco e Iribus), grazie al quale rifornisce un numero consistenti di aziende del settore.   In fatto di bilanci l´azienda è decisamente sana, e negli ultimi tre anni ha chiuso, al lordo, in attivo. Con dicembre verranno messe a punto le primissime ipotesi di lavoro, anche se la parte determinante caratterizzerà l´avvio del nuovo anno ´Dovrà essere nominato l´amministratore delegato e a gennaio partirà la fase di sottoscrizione delle azioni ? spiega ancora Carlo Olmo ? Insomma inizieremo a chiarirci le idee a partire da gennaio, confrontandoci soprattutto con l´Ati che ha acquisito il 43,9 per cento´.  Manuela Michelini (clickmobility.it)
Approfondimenti 30/11/2001   – Clickmobility.it –  Manuela Michelini Grosseto. L´Ati guidata da Trambus vince la gara per la privatizzazione della Rama Spa

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