Anav e Asstra polemiche sui ritardi della Regione ´Si preannuncia un inverno burrascoso´.

Il mancato rispetto degli impegni assunti da Governo, Regione e Autonomie Locali sul primo biennio economico del C.C.N.L. degli autoferrotramvieri mette a rischio il rinnovo del secondo biennio

´Le Regioni? Inadempienti´. Francesco Fortunato, direttore generale di Anav, non ha dubbi. Al centro della polemica il mancato rispetto delle linee essenziali del Protocollo d´intesa centrato sul rinnovo del contratto collettivo nazionale degli autoferrotranvieri. ´La firma del documento ci aveva regalato la consapevolezza che si stesse davvero voltando pagina, passando da un regime assistenziale ad uno regolato da contratti di servizio ? sottolinea Francesco Fortunato ? ma i ritardi innescano grosse difficoltà mettendo a rischio il rinnovo del secondo biennio´.   A siglare l´avvio delle trattative troviamo due Protocolli distinti. Il primo, datato 14 dicembre ´99, portava la firma di Governo, Regioni, Associazioni imprenditoriali, e Organizzazioni sindacali, il secondo, 27 novembre 2000, stipulato da Governo, Regioni e Autonomie locali, metteva a punto  l´intesa. ´Grazie ad entrambi si sono rispettivamente tracciate le basi per sviluppare la concertazione nel processo di innovazione dell´organizzazione del lavoro e della gestione di servizi conseguente alla riforma in atto, e assunti gli impegni per la copertura degli oneri contrattuali ? spiegano fra le righe di una breve memoria, i responsabili Anav ?´.   In una lettera, redatta a quattro mani, Anav e Asstra chiedono alle parti in causa di rispettare gli accordi, in occasione dell´imminente scadenza (31/12/2001) del primo biennio economico del C.C.N.L. autoferrotranvieri (2000/2003). Disattesi gli ´impegni assunti dal Governo, dalle Regioni e dalle Autonomie locali, in particolare con riferimento ai problemi del costo a regime e a quelli derivanti dalle dinamiche contrattuali oltre il 2001´ le associazioni datoriali rammentano ´l´assoluta urgenza di definire la costituzione del gruppo di lavoro´ nel rispetto delle linee stabilite dal Protocollo, ma soprattutto sottolineano che ´Le aziende del settore non potranno continuare ad accollarsi i costi´.   Chiuso il periodo (?98 ´99 e 2000) precedente  al contratto, con la soluzione dell´ ´una tantum´, e i 300 miliardi di copertura statale stanziati per coprire il ´buco´, il 2001 sembrava partire secondo nuovi canoni, come si legge direttamente fra le righe del Protocollo.  Regioni e autonomie locali, in riferimento al primo biennio economico del CCNL autoferrotranvieri 2000-2003, concordavano sull´impegno definito nel  suddividere ´in parti uguali tra di loro´ la la quota di costo del contratto, non coperta dall´impegno delle Aziende.  ´Non possiamo impegnarci per il secondo biennio se non sono chiare le linee essenziali ? continua Francesco Fortunato -. Se il contratto è stato sottoscritto da quattro parti, è chiaro che ognuno dovrebbe onorare i propri impegni, noi lo abbiamo fatto, ora tocca alla Regione´. Un breve riepilogo e Fortunato torna alla carica ´Il Decreto Legge c´è, i soldi ci sono, ma le Regioni sono inadempienti: vogliono un servizio di qualità risparmiando´. Il direttore dell´Anav parla a lungo di problematiche legate al ´federalismo incompiuto´. ´In un momento di transizione come questo assistiamo al gioco dello scaricabarile in cui nessuno si assume sino in fondo le proprie responsabilità´.  Alla lettera congiunta, Anav e Asstra, datata ormai 3 ottobre, non hanno risposto né le Regioni né il Governo ´Dovremo intervenire in maniera più decisa ? conclude Francesco Fortunato ? si preannuncia un inverno burrascoso´.  Manuela Michelini (clickmobility.it)

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