Milano. Infrastrutture strategiche e rilancio della mobilità:al vaglio dell´Osservatorio Infrastrutturale, ultimo nato nella provincia milanese

Milano. Infrastrutture strategiche e rilancio della mobilità:al vaglio dell´Osservatorio Infrastrutturale, ultimo nato nella provincia milanese

Costituito grazie alla collaborazione tra la Provincia di Milano, l´Assolombarda, l´Associazione Industriali Monza e Brianza e l´Associazione Legnanese dell´Industria

Un monitoraggio ad ampio respiro su infrastrutture e mobilità: è quanto si propone il nuovo Osservatorio Infrastrutturale nato nella provincia milanese. L´ultimo nato si è costituito  grazie a un accordo di collaborazione tra la Provincia di Milano – che conta una rete di oltre 1500 Km tra strade statali, provinciali e autostrade escluse le strade urbane – e le associazioni industriali, Assolombarda, Assindustria Monza e Brianza, Associazione Legnanese dell´Industria in rappresentanza delle realtà economiche e imprenditoriali del territorio provinciale.

Al centro dell´attività della nuova struttura troviamo il rilancio della mobilità della Grande Milano.  Ben 15 le  infrastrutture della Provincia di Milano individuate come strategiche per potenziare il sistema della mobilità, anche in funzione delle esigenze sempre più pressanti del sistema industriale ed economico del territorio.

L´Osservatorio, monitorando 100 opere, ha eseguito un censimento della rete infrastrutturale, caratterizzata da un alto livello di saturazione, che fa registrare la presenza di 654 veicoli immatricolati ogni Km di strada, contro una media lombarda di 209.

In previsione di un´ulteriore crescita dei flussi di traffico nei prossimi anni, l´Osservatorio ha individuato 7 aree sperimentali che riguardano la prima lista di interventi. Si è ricavato così un quadro dettagliato della rete viaria di ´livello secondario´ – ovvero le strade provinciali – strategiche per collegare il tessuto locale e per raccordarlo ai grandi assi di comunicazione, sia esistenti che in fase di progettazione.
Nelle 7 aree territoriali, sono stati individuati i nodi prioritari: per ciascuno di essi si è rilevato lo stato di avanzamento dei progetti, identificando modi, tempi, risorse e soggetti coinvolti, nonchè le criticità per la loro realizzazione.

´Si tratta di un lavoro complesso e articolato – ha commentato il Presidente della Provincia Ombretta Colli – svolto grazie ad un proficuo lavoro di squadra che intendiamo continuare, per sfruttare al meglio le sinergie create e migliorare al più presto il sistema delle infrastrutture che servono al nostro territorio´.

15 le strade prescelte: strada Rivoltana, Cassanese, Paullese, Nuova Tangenziale Est per la zona a Est; variante alla strada del Sempione, Inveruno-Legnano e Busto Garolfo-Lainate nell´ambito del Legnanese-Asse del Sempione; Monza-Melzo, Monza-Carate e SP5 per la Brianza; Rho-Monza, variante alla Bustese, sistemazione dell´incrocio sull´A7 a Binasco, viabilità di accesso al nuovo polo fieristico e nuovo collegamento Boffalora-Malpensa.

´Si tratta ora – ha spiegato Dario Vermi, Vicepresidente e Assessore ai trasporti, mobilità, viabilità – di accelerare l´iter di realizzazione, per colmare il gap infrastrutturale che colpisce la  Provincia da più di 30 anni, provocando la cronica congestione della rete. Sulle nostre strade ci sono 2,7 milioni di veicoli ogni giorno, e una velocità media di 28 Km/h: per questo abbiamo programmato lavori per 225000 Euro nel triennio 2002-2004, che accresceranno l´estensione della rete dell´11%, salvaguardando il territorio e verificando puntualmente l´impatto ambientale. Questo lavoro è un esempio concreto della possibilità di lavorare assieme, istituzioni e società civile, arricchendo con fatti concreti un dibattito sempre più incisivo sulla Grande Milano´.

Michele Perini, Presidente di Assolombarda, ha voluto ricordare i disagi che il sistema economico del milanese affronta quotidianamente a causa della carenza di infrastrutture: ´Questo accordo è un passo importante per le nostre imprese – ha sottolineato Michele Perini – che da tempo lamentano una grave sottodotazione infrastrutturale. Questo lavoro mette in luce i nodi procedurali, finanziari e di consenso, ma serve ora una solida alleanza di soggetti pubblici e privati e un pragmatismo di tutti volto alla ricerca di rapide soluzioni´.

I Presidenti delle associazioni territoriali hanno rimarcato le esigenze più pressanti per la competitività delle imprese: ´Da tempo la nostra area – osserva il Presidente di Assindustria Monza e Brianza, Carlo Edoardo Valli –  denuncia la carenza di infrastrutture viarie e ferroviarie, che limitano lo sviluppo. E´ importante completare rapidamente le strade di competenza della Provincia indicate nel documento e realizzare la Pedemontana per lo scorrimento est-ovest, il collegamento con Malpensa e le linee ferroviarie Monza Molteno Oggiono e Carnate Seregno Saronno´.

´L´Alto Milanese si colloca a metà strada tra il grande aeroporto e il Polo esterno della Fiera – aggiunge Paolo Guaitamacchi,  Presidente dell´Associazione Legnanese dell´Industria – Per non essere soffocati dal traffico di attraversamento occorre dotare il territorio di caratteristiche di attrattività. Il che significa servizi, viabilità e collegamenti per le imprese; ricettività ed un efficiente sistema di trasporti per le persone. Per tutti, strutture – centri intermodali e stazioni con ampi parcheggi – che consentano un rapido passaggio dall´auto al treno/metropolitana per le persone, dalla gomma al ferro per le merci.´

Manuela Michelini – clickmobility.it

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