Dopo due settimane di trattative ininterrotte con Agens e Fs i sindacati puntano allo sciopero Arriva netta la conferma dello sciopero dei trasporti ferroviari.Le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl,
Dopo due settimane di trattative ininterrotte con Agens e Fs i sindacati puntano allo sciopero
Arriva netta la conferma dello sciopero dei trasporti ferroviari.
Le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fast, Ugl e Orsa parlano di naufragio delle trattative e rilanciano la serrata di 24 ore prevista a partire dalle 21.00 del 12 maggio e fino alla stessa ora del giorno succesivo.
La decisione è stata presa a seguito della rottura delle trattative con Fs e Agens.
"Dopo due settimane di trattative, lo sciopero è la conclusione inevitabile di questa fase della vertenza" – ha detto il segretario nazionale della Filt Cgil, Franco Nasso, spiegando che "le posizioni sul rinnovo del biennio economico del contratto con Agens si sono rivelate inconciliabili e che nello stesso tempo, la trattativa con le Fs sulla vertenza legata ai piani riorganizzativi di sviluppo registra prospettive di pesanti effetti sul lavoro, che si costringono alla conferma dello sciopero".
Il tentativo di portare a conclusione il negoziato, avviato con l’accordo del 19 aprile, è fallito.
"Sul rinnovo del 2° biennio economico, a fronte della richiesta contenuta in piattaforma di 112 Euro, Agens ed FS si sono attestate a 75 Euro, cifra assolutamente lontana dall’esigenza di tutela del reddito di tutti i lavoratori ai quali si applica il contratto delle Attività Ferroviarie – si legge nel comunicato diramato dalle segreterie di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fast, Ugl e Orsa -".
Tutti i punti di difficoltà sono stati sistemati nel documento redatto dai sindacati.
"Per quanto riguarda le forzature applicative del contratto, attraverso interpretazioni unilaterali che tentano di togliere importanti contenuti (modalità di conteggio delle ferie, L. 104/92 norma di utilizzazione sui riposi, sistema RUN di rilevamento delle presenze, ecc) l’azienda non ha manifestato disponibilità a modificare la propria posizione.
Sulle azioni organizzative a sostegno del piano di sviluppo, annunciato dall’Amministratore Delegato di Fs e non ancora sostenuto dai piani industriali definiti a livello delle Società RFI e Trenitalia con le sue articolazioni, le richieste di FS sono state, ancora una volta, generiche e riferite ad un recupero di produttività che agisce su modifiche contrattuali, sui regimi di orario e sull’organizzazione del lavoro non collegate a chiari obiettivi di sviluppo nei singoli settori di attività.
Sui punti dell’accordo del 19 aprile riferiti a Vacma e Scmt e ai temi della sicurezza, il confronto non ha prodotto ulteriori passi avanti".
Lo sciopero arriva netto per sei motivazioni precise: per la sicurezza, per il rinnovo del 2° biennio, per uno sviluppo sostenuto da un piano credibile, per la difesa dell’occupazione e contro le esternalizzazioni, per il rispetto del contratto di lavoro, per il ripristino e la qualificazione delle relazioni sindacali in azienda.
Inoltre si legge ancora nel documento "Grandi preoccupazioni suscitano i progetti riferiti alla manutenzione rotabili e i progetti riguardanti la logistica/cargo.
Le Segreterie Nazionali esprimono un giudizio fortemente negativo sull’andamento del negoziato che, per responsabilità di Agens ed FS, non ha dato seguito agli impegni assunti dall’Ing. Catania nell’accordo del 19 aprile.
Oltre i riferimenti quotidiani allo sviluppo, da parte di FS, che il Sindacato ha sempre considerato un obiettivo positivo, non si vedono le traduzioni concrete e gli effetti sul lavoro sono ancora incerti e preoccupanti.
Nel frattempo l’azienda continua ad andare male e i ferrovieri misurano ogni giorno la precarietà crescente della situazione".Manu Mich. – clickmobility.it