I Comuni decidono iniziative per il "no" allo smog e alle auto

GIORNATA EUROPEA SENZ'AUTO: L'ANCI PUNTA AI  BLOCCHI DEL TRAFFICO IN MOLTE CITTA' ITALIANE

GIORNATA EUROPEA SENZ'AUTO: L'ANCI PUNTA AI  BLOCCHI DEL TRAFFICO IN MOLTE CITTA' ITALIANE

“La giornata senz'auto sarà un modo per sensibilizzare i cittadini sulle tematiche ambientali, l’occasione per chiedere al Governo le risposte all’emergenza inquinamento che non sono mai arrivate” spiega il presidente Domenici

L'Anci si mobilita e per il 22 settembre, Giornata europea senz'auto organizza blocchi del traffico in molte città.
“La prossima giornata europea senz'auto non sarà solo un modo per sensibilizzare i cittadini sulle tematiche ambientali, sarà anche e soprattutto l’occasione per far sentire forte la nostra voce, e chiedere al Governo quelle risposte all’emergenza inquinamento che non sono mai arrivate” – spiega  il presidente delL'Associazione nazionale dei Comuni italiani Leonardo Domenici -.

La decisione è stata assunta nel corso del Consiglio nazionale delL'Anci, su proposta di Dario Esposito, presidente della Commissione Ambiente ANCI e assessore all’Ambiente del Comune di Roma.
Ogni città promuoverà per L'occasione misure e strategie, comunicandole L'Anci che fungerà da centro di raccolta.

“Con L'arrivo dell’autunno  sicuramente torneranno ad alzarsi i livelli di PM10 ed è prevedibile che si supereranno presto i limiti imposti dell’Unione Europea, così come è successo lo scorso anno – spiega Domenici -. Le città e i sindaci non possono ritrovarsi ancora una volta da soli ad affrontare questa grande emergenza nazionale”.
L'Anci ha avanzato numerose proposte al Governo, senza "avere risposte chiare – ha sottolineato Domenici -. Oggi la strada per reperire le risorse necessarie a finanziare le misure anti-smog potrebbe essere più agevole".

L'Anci tra L'altro ha fatto che presente che è possibile seguire un percorso ben preciso per reperire fondi.
“A fronte dei maggiori e notevoli introiti incassati dallo Stato con l’aumento della benzina, si potrebbe utilizzare per l’emergenza inquinamento una quota parte delle tasse, e in particolare delle accise. Oppure potrebbe essere maggiorato il costo del carburante: ma non con aumenti alla pompa, bensì a carico delle compagnie petrolifere”. M. Gio M. – clickmobility.it

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