Sinergia a 360 gradi per rendere più efficienti gli interventi in questo settore

VENEZIA. SICUREZZA STRADALE: INSEDIATO L'OSSERVATORIO REGIONALE PER LA SICUREZZA STRADALE

VENEZIA. SICUREZZA STRADALE: INSEDIATO L'OSSERVATORIO REGIONALE PER LA SICUREZZA STRADALE

Promosso anche l'avvio di un Centro di monitoraggio “momento di raccolta e coordinamento dei dati nel campo della sicurezza stradale” spiega l'assessore regionale Chisso

Insediato ufficialmente questa mattina dL'assessore alle Politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso l’Osservatorio regionale per la sicurezza stradale.

L'organismo voluto dalla Giunta Galan è stato strutturato "per rendere più efficaci gli interventi di settore – spiega Chisso -, coordinando e mettendo in sinergia le iniziative sulla sicurezza della circolazione attivate nel territorio regionale da enti e organismi di vario genere, compresi titolari e gestori delle infrastrutture, organismi di controllo della circolazione, associazioni con specifiche finalità".

"In questo settore – ha fatto presente l’assessore – come Regione abbiamo operato sia con azioni per migliorare le infrastrutture ed eliminare i cosiddetti “punti neri”, sia con iniziative di educazione e comunicazione volte a promuovere un comportamento più corretto da parte degli utenti della strada".

La Regione ha inoltre promosso L'avvio di un centro di monitoraggio, uno strumento di raccolta e coordinamento dei dati nel campo della sicurezza stradale, un binomio importante che vede il concretizzarsi di operazioni a livello provinciale e locale ma anche in stretta osservanza del Piano Nazionale di Sicurezza Stradale.

I lavori dell’Osservatorio saranno organizzati da un Comitato permanente ristretto, diretto da Antonio Fojadelli, Procuratore capo di Treviso, che ha sottolineato la sensibilità politica della Regione verso un fenomeno preoccupante, spiegando che l’Osservatorio non intende limitarsi alla presa d’atto dell’esistente, ma anche operare fornendo indicazioni, suggerimenti, elementi di coerenza e proposte a tutti i livelli.

Nel 2003, come risulta dagli ultimi dati disponibili, nel Veneto sono stati registrati complessivamente 18.005 incidenti stradali – l’8 per cento del totale nazionale, ma con una diminuzione del 5,3 per cento sul biennio precedente -.
Di questi 606 hanno provocato vittime (qui la variazione è + 4,3 per cento), con 686 morti, i feriti sono stati 25.330.
Gli incidenti stradali sono in Veneto la prima causa di morte tra i giovani: per la fascia d’età 18-29 anni causano quasi una morte su due. Il 70 per cento degli incidenti si verifica all’interno dei centri abitati.
Nel 96 per cento dei casi le cause sono riconducibili ad inconvenienti di circolazione (in particolare ad una distratta condotta di guida); solo il 3,6 per cento è in qualche modo legato ad alterazioni dello stato psicofisico del guidatore. Sono 2.560 gli incidenti che hanno visto coinvolto pedoni e ciclisti, in leggero aumento rispetto all’anno precedente (+2 per cento).

L’Osservatorio è presieduto dallo stesso assessore regionale alle politiche della mobilità o da un suo delegato. Ne fanno parte come esperti Ugo Savoia, Antonio Fojadelli, Maurizio Paveggio; come componenti designati Mario Piovesan (per l’Unione Regionale delle Province del Veneto), Claudio Melotti (per l’ANCI Veneto), Cesare Salice (per ANAS S.p.A.), Angelo Matassi (per Società Autostrada Venezia Padova), Riccardo Riccardi (per Società Autovie Venete), Eduardo Angelozzi (per Società Autostrade per l’Italia), Alberto Brentegani (per la Società Autostrada Brescia – Padova), Donatella Bruno (per Veneto Strade S.p.A.), Ettore Ravazzolo (Vi.Abilità S.p.A.), Ronca Gianni Guido (Compartimento della Polizia Stradale), Andrea Gallo (Uffici della Polizia Municipale dei Comuni della Regione), Pierina Guerra (Associazione Manuela – Vittime della Strada), Carmelo Trotta (dell’Ufficio M.C.T.C. per il Veneto) un rappresentante del Comando Regione Carabinieri.M. M. – clickmobility.it

Left Menu Icon