“Dobbiamo spostare l’attenzione dall’emergenza agli interventi strutturali” spiega l'assessore BazziniInfunti, mobility manager dell'ente ha presentato l’indagine sugli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti
La qualità delL'aria e la sostenibilità ambientale vagliate in Provincia mercoledì in occasione della seconda ‘Conferenza sulla qualità dell’aria’.
“Dobbiamo spostare l’attenzione dall’emergenza agli interventi strutturali – spiega l’assessore provinciale all’ambiente Davide Bazzini -. Il nuovo piano d’azione dell’amministrazione prevede misure stabili e condivise con tutti i comuni del territorio e con i cittadini”.
Migliorare l’aria non è soltanto una necessità ambientale e sanitaria ma anche un’opportunità di innovazione e crescita del sistema locale. Questa in breve la filosofia che contraddistingue gli elementi portanti del piano d’azione col quale la Provincia proseguirà nel 2006 le politiche ambientali già impostate.
“Le criticità del nostro territorio – ha sottolineato Antonella Pannocchia, dell’Arpa locale – non sono dissimili da quelle del resto della penisola”.
Le 5 postazioni fisse con cui l’Arpa controlla l’igiene dell’aria suggeriscono che “anche nel biellese esiste una sorta di ‘vizio’ culturale, l’abitudine a usare la macchina anche per piccoli spostamenti. Inoltre, il clima biellese obbliga a usare il riscaldamento per lunga parte dell’anno e a queste emissioni si aggiungono quelle delle industrie dislocate su tutto il territorio”.
“Di fronte a politiche nazionali spesso lacunose, la sinergia fra enti locali – Regione, Province, Comuni – diventa fondamentale, poiché i piani d’azione regionali vanno presentati all’Unione europea” ha spiegato Sergio Muro della Regione Piemonte.
Nel corso della conferenza Edisetta Pozzati del Cea (centro educazione ambientale) ha illustrato le campagne di comunicazione con cui l’amministrazione provinciale si rivolgerà ai cittadini. Oltre alle giornate ecologiche, in cui presentare al pubblico i progetti, è previsto il coinvolgimento delle scuole per ascoltare la percezione dei più giovani e, parallelamente, formare gli insegnanti in modo che in classe si parli anche di ambiente.
Gian Maria Foddanu, tecnico della Provincia, ha invece descritto il quadro normativo che regola gli incentivi per la diffusione di mezzi Gpl.
Massimo Infunti, mobility manager dell’amministrazione, ha mostrato l’indagine sugli spostamenti casa lavoro dei dipendenti dell’ente.
“Abbiamo registrato – ha spiegato Infunti – una certa disponibilità della gente a modificare il proprio stile di vita in direzione più sostenibile. Ma in cambio vi è una domanda precisa: più piste ciclabili, parcheggi più comodi e collegati al centro urbano, miglioramento del trasporto pubblico, incentivi al car pooling (l’abitudine a usare una sola macchina per più persone che compiono lo stesso tragitto)”.
I dati relativi alla recente indagine sulla mobilità dei biellesi, commissionata dall’amministrazione a Caire urbanistica, sono stati proposti da
Emanuela Mantovani, esperta in pianificazione territoriale. NelL'indagine emerge netta la crescita in maniera esponenziale, con forti ripercussioni sulla qualità dell’atmosfera, della domanda di mobilità.
“Il servizio pubblico è percepito come inadeguato – ha aggiunto Gianluca Guzzon, che per la Provincia si sta occupando del piano di trasporto pubblico -. C’è bisogno di integrare fra loro i diversi servizi: bus urbani e extra urbani, treni, migliorare il servizio e far crescere l’informazione agli utenti”.
“La Provincia – ha proseguito Guzzon – sta integrando le corse dei vari mezzi di trasporto e migliorando l’offerta con la creazione di un interscambio urbano unico”. In pratica un nodo a cui arrivano e dal quale partono tutte le corse e dove è più agevole, per i viaggiatori, cambiare mezzo.
“Per l’informazione agli utenti – ha continuato Guzzon – sono previste paline ed elementi di arredo che offrono notizie e indicazioni sulle corse in arrivo e in partenza, mentre la possibilità di prenotare il proprio viaggio telefonicamente e di fare il biglietto a bordo è un sensibile miglioramento del servizio”.
Attraverso il settore informatico la Provincia aggiunge un elemento alla riduzione della mobilità, favorito proprio dL'uso di moderne tecnologie.
"Attualmente – ha spiegato Davide Zanino, dirigente del settore informatico della Provincia -, il 70 per cento del territorio dispone della banda larga. Contiamo, in tre anni, di arrivare a coprirne il 90 per cento. Per riuscirci occorre fare in modo che tutti i cittadini sappiano usare la tecnologia. E infatti è già iniziato il primo ciclo di corsi di alfabetizzazione informatica. E occorre continuare nell’informatizzazione dei servizi pubblici per arrivare alla condivisione delle banche dati fra tutti gli enti del territorio e i cittadini”.
Manu Mich. – clickmobility.it