Punto primo, la mancanza di materiale rotabile e la scarsa manutenzione

FIRENZE. FERROVIE "APRIREMO VERTENZA CON IL GOVERNO", FA SAPERE L'ASSESSORE CONTI

FIRENZE. FERROVIE "APRIREMO VERTENZA CON IL GOVERNO", FA SAPERE L'ASSESSORE CONTI

La criticità del sistema ferroviario L’11 gennaio in commissione trasporti confronto assessore ai trasporti e Trenitalia

Si chiama materiale rotabile il problema principale dei trasporti ferroviari.
Lo sottolinea con forza L'assessore regionale ai Trasporti Riccardo Conti.
"Materiale rotabile, scarso e sottoposto a poca manutenzione”.
Così L'assessore commenta i  dati di andamento del servizio ferroviario toscano a dieci giorni dall’entrata in vigore del nuovo orario e di Memorario L'incontro al quale ha preso parte anche  il presidente della commissione consiliare trasporti Erasmo D’Angelis.
Dati alla mano, la Regione intende dimostrare  che la causa dei disservizi è solo in parte imputabile all’introduzione di Memorario visto che 37 reclami su 172 riguardano il nuovo orario così come lo riguardano solo 29 soppressioni o ritardi su 97 casi. I dati mettono in evidenza chiaramente come il 56,8% delle cause di problemi sia imputabile proprio alle condizioni in cui viaggia il troppo limitato numero di treni.

“Se la situazione è critica – continua Conti -, se è stata turbolenta durante la prima settimana di Memorario, anche se adesso sta lentamente migliorando, non basta più prendersela con Trenitalia. I fatti ci impongono di chiamare in causa direttamente il Governo con il quale apriremo una vertenza per chiedere con forza l’acquisto i nuovi treni”.

Secondo Conti non basta più neppure confrontare i livelli di puntualità raggiunti dai treni in Toscana che arrivano all’82% con il 79% dell’Emilia, il 54% della Liguria, il 67% del Lazio e il 73% del Piemonte e constatare che da noi i problemi sono meno gravi che altrove. “Nonostante – continua Conti – il dato sia meno peggiore di quello delle altre regioni italiane, non siamo affatto consolati né soddisfatti. Questo ci dimostra solo che ormai la questione è nazionale e come tale va affrontata.
Capisco alcuni dei miei colleghi che hanno dichiarato di voler restituire al Governo la delega dei trasporti ferroviari, ma noi non ci stiamo. Piuttosto con il Governo vogliamo aprire un confronto serio perché rispetti gli impegni”.

Alla luce dell’Accordo quadro del 2000 collegato al subentro delle Regioni nel contratto con Ferrovie dello Stato, che recitava “Lo Stato si impegna a definire in specifici accordi con le singole Regioni interessate l’incremento dei servizi conseguenti ad ampliamenti e/o adeguamenti infrastrutturali nonché le modalità di copertura finanziaria”, nella programmazione dei nuovi servizi al 2008 da Roma arriveranno solo 5 milioni di euro contro i 30 milioni stanziati dalla Regione Toscana. Se poi prendiamo il programma di acquisto di treni 2001-2007, accanto alla Regione Toscana che ha investito 76 milioni di euro, lo Stato ne ha investiti zero nonostante il D.lgs 422/97 che recita:”… con accordi di programma Stato-Regioni in materia di investimenti si individuano (…) i mezzi di trasporto incluso il materiale rotabile da acquistare (…) le risorse necessarie, le loro fonti di finanziamento e i tempi di erogazione”.

“L’11 gennaio – ha aggiunto D’Angelis –  alla commissione trasporti parteciperanno anche l’assessore Conti e Trenitalia. Perché, in seguito all’analisi della situazione, vogliamo sapere cosa fare e come farlo. Adesso il primo punto della nostra agenda politica deve essere l’ammodernamento del nostro parco mezzi”.

Scheda disserviziM. Gio M. – clickmobility.it

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