I sindacati hanno chiesto alla presidente della Regione e all'assessore ai Trasporti di rivedere le decisione e di riaprire un tavolo di trattativa con Trenitalia, azienda del gruppo FS con cui, sottolineano i sindacati, la totalità delle altre Regioni italiane ha stipulato il contratto di servizio
Si ferma oggi il servizio ferroviario piemontese. I ferrovieri incrociano le braccia contro la decisione della Regione di mettere a gara il servizio ferroviario regionale.
Dalla stazione di Porta Nuova partirà un corteo che, attraversando il centro di Torino, raggiungerà Palazzo Lascaris, sede del consiglio regionale.
Secondo Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Fast-Ferrovie, Ugl e Orsa, la modalità scelta dalla giunta regionale, che prevede la ripartizione in lotti del servizio ferroviario, sconta «la mancanza di un adeguato sistema di regole che salvaguardino le condizioni economiche e normative dei lavoratori coinvolti, a partire dalla garanzia del posto di lavoro».
Le organizzazioni sindacali dei ferrovieri hanno chiesto alla presidente della Regione, Mercedes Bresso, e L'assessore ai Trasporti, Daniele Borioli, di rivedere le decisione e di riaprire un tavolo di trattativa con Trenitalia, azienda del gruppo Ferrovie dello Stato con cui, sottolineano i sindacati, la totalità delle altre Regioni italiane ha stipulato il contratto di servizio.
Lo sciopero interesserà tutto il personale del trasporto regionale del Piemonte: gli addetti alla circolazione si fermeranno dalle 10 alle 18, i dipendenti amministrativi e degli impianti fissi per L'intera giornata lavorativa. Il corteo domani partirà alle 10,30 davanti alla sede Fs di via Nizza e proseguirà in piazza Carlo Felice, via Roma, piazza Castello, piazza San Carlo, via Alfieri.
La Regione, lo ricordiamo, il 9 novembre, tramite Scr, ha trasmesso il bando alla gazzetta ufficiale delL'Unione Europea, dando così formalmente avvio alle procedure di gara.
Questi i lotti in gara: Piemonte nord-orientale (Biella, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola), Piemonte sud orientale (Asti, Alessandria e i collegamenti per Genova) e la linea Torino-Milano. Si tratta complessivamente andranno a gara oltre 11,5 milioni di treni*km (quasi il 60% del totale), che percorrono circa 1322 km di rete.
Obiettivo dei bandi non è tanto risparmiare, ma migliorare il servizio – spiegano in Regione – vincerà chi darà più garanzie in questo senso. D’altro canto questo è esattamente l’indirizzo dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato che a giugno ha inviato una segnalazione a tutte le Regioni e ai Ministeri competenti sottolineando la necessità di procedere con le gare, perché gli affidamenti diretti, sul modello contratto di servizio, non offrono sufficienti garanzie in termini di trasparenza e verificabilità.Manu Mich. – clickmobility.it