Atac, Trambus Open: pronti a fare ricorso su licenze bus turistici

Atac, Trambus Open: pronti a fare ricorso su licenze bus turistici

Con liquidazione migliorati nettamente indici gestionali. In attesa di confronto con Roma capitale per decidere destino acquisizione

In relazione a notizie di stampa che presentano le vicende di Trambus Open (TO), la società controllata da Atac che gestisce i servizi di bus turistici, Atac spa sottolinea che il nuovo vertice aziendale, nominato nel settembre 2012, "si è subito messo al lavoro per risolvere alcune criticità "storiche" riguardanti l'azienda, a cominciare dalle modalità di selezione del partner privato, risalenti al 2003, che una sentenza dell'Antitrust ha ritenuto improprie, conducendo all'emanazione di una sanzione amministrativa".   Il management di Atac, preso atto di quanto stabilito dall'Antitrust si è attivato per sanare il vulnus giuridico, seguendo proprio il percorso stabilito dall'Autorità per la concorrenza, ovvero arrivare all'uscita dall'azienda del socio privato che consentirebbe a Trambus Open di mantenere il diritto a esercire le linee turistiche.
A tal fine Atac ha iniziato una trattativa con il socio privato per arrivare all'acquisizione delle quote, grazie anche al fattivo sostegno della precedente amministrazione comunale, che tuttavia non si è ancora conclusa e al termine della quale Atac presenterà al nuovo sindaco una puntuale relazione per arrivare a una decisione condivisa sul futuro della società e dei suoi lavoratori.
Relativamente all'andamento economico di Trambus Open, i notevoli cambiamenti di mercato intervenuti dal momento della sua costituzione ad oggi hanno eroso i margini della società, conducendo a una perdita di esercizio di un milione di euro negli anni 2010 e 2011 e di circa due milioni nel 2012. Questi risultati hanno indotto il management di Atac a ripensare drasticamente la strategia di gestione. Attesa l'impossibilità di arrivare a una a ricapitalizzazione della società, si è deciso, nel febbraio scorso, la messa in liquidazione. Un passaggio tecnico, preludio del rilancio, che ha permesso di impiantare un nuovo piano industriale che prevede importanti recuperi di produttività, nell'ordine del 30%, e che ha già dato, nei primi mesi successivi alla liquidazione, notevoli risultati di efficientamento.
Il liquidatore, infatti, ha rivisto l'intera rete di vendita e ha internalizzato le principali lavorazioni. Ciò ha condotto a una diminuzione dei costi del 10% e a un aumento di circa il 30% dei biglietti venduti, oltre alla previsione di un bilancio in pareggio per l'anno in corso. Allo stesso tempo Atac ha dato mandato al liquidatore di effettuare alcuni audit interni per valutare le modalità di gestione di TO prima della messa in liquidazione, che hanno riguardato aspetti finanziari e industriali già oggetto di nota del collegio sindacale.
Altresì è stato dato mandato al liquidatore, nell'ambito dell'incarico che prevede il rilancio della società, di dar seguito alla partecipazione di TO alla gara per l'assegnazione delle licenze ai bus turistici, il cui esito ha già provocato diversi ricorsi, sia da parte dei vincitori che dagli esclusi, che fanno seguito a quelli già presentati avverso il bando che indiva la gara. Quest'ultimo, infatti, mostrava notevoli criticità sia dal lato industriale, che gestionale.
Di fronte a tale situazione, Atac ha dato mandato al liquidatore di tutelare TO in tutte le sedi, e in virtù di tale mandato il liquidatore ha già fatto istanza di accesso agli atti amministrativi 

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