Palazzo d'Accursio pubblica online i bilanci

Tper, il buco è di 4,7 milioni

Tper, il buco è di 4,7 milioni

Per il secondo anno consecutivo Tper chiuderà in rosso il bilancio

Dopo il "buco" di 8,9 milioni del 2012, stavolta il passivo previsto si aggira sui 4,7 milioni di euro. Le cifre sono messe nero su bianco in un dossier sulle società partecipate appena pubblicato sul sito di Palazzo d'Accursio. Nel primo semestre, tra le aziende in perdita a sorpresa c'è anche l'aeroporto Marconi, con un disavanzo di 382mila euro. All'appello mancano ancora i bilanci della Fiera di Bologna e dell'Interporto. E scatta l'allarme in vista del prossimo anno, quando nel bilancio comunale dovranno rientrare anche gli eventuali deficit delle partecipate.   Il report sui bilanci del primo semestre 2013, pubblicato da Palazzo d'Accursio, contiene più di una sorpresa. Grazie alle nuove leggi sulla trasparenza, le partecipate ora sono costrette a mettere online ogni più piccolo dettaglio della loro attività. Il trasporto pubblico ne esce, almeno per adesso, con le ossa rotte.   L'Autostazione, per citarne una delle società più piccole, presieduta da Andrea Leonardi e di proprietà al 67% del Comune, ha messo in conto di perdere quest'anno oltre 89mila euro. Ma il campanello d'allarme, almeno stando ai numeri, scatta per l'azienda di trasporti Tper, presieduta da Giuseppina Gualtieri: da gennaio a giugno ha perso altri 2,4 milioni. Le previsioni di settembre parlano di un "buco" a fine anno intorno ai 4,7 milioni (meglio però del 2012, quando la società perse il doppio). Tirando le somme, Tper in un biennio ha accumulato un "rosso" di quasi 14 milioni. Numeri, difficilmente sostenibili sul lungo periodo, a cui si aggiungono le incertezze sul bando per i treni regionali, il crac di Coopertone e la recente presa di posizione del sindaco Virginio Merola che ha "suggerito" a viale Aldo Modo di cedere le sue quote (il Comune ha il 30% contro il 46% della Regione). Per i tecnici comunali, l'azienda di via Saliceto deve fare uno sforzo aggiuntivo anche sul versante della trasparenza («si indicherà alla società di provvedere» annotano).
L'azienda si sta lentamente adeguando. Sul sito si scopre così che, tolta la Gualtieri, i restanti quattro consiglieri costano in tutto alle casse della società 105mila euro l'anno.

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