Trasporto pubblico, il Pd chiede a Osvaldo Angeli di intervenire per risolvere il contenzioso per rinforzare le casse

Atn Carrara, corsa contro il tempo per non sparire, si spera nella Provincia

Atn Carrara, corsa contro il tempo per non sparire, si spera nella Provincia

ATN: futuro a un bivio. Corsa contro il tempo per evitare la liquidazione dell'azienda. Preoccupazioni dai sindacati. La dirigenza tace su tutta la linea

Sono giorni convulsi per l'azienda di via Giovan Pietro che deve riuscire a recuperare liquidità in tempi stretti se vuole evitare di portare i propri libri contabili in tribunale già il prossimo marzo e, di conseguenza, mettere a serio rischio il posto di lavoro di 210 dipendenti e il servizio sull'intero territorio provinciale. Sul tavolo ballano al momento 3 milioni di indebitamento nei confronti dei fornitori, un bilancio corrente in rosso e un capitale sociale ridotto a zero che non consente alcun margine di manovra. Per tutti questi motivi gli occhi di tutte le parti in causa sono puntati da giorni su palazzo Ducale. La Provincia è l'unico ente locale che ha la possibilità di far qualcosa, sbloccando gli adeguamenti Istat non corrisposti ad Atn fin dalla vecchia gara. Complessivamente si tratta di una partita che potrebbe portare nelle casse dell'azienda quasi 2 milioni di euro, ossigeno puro in grado di consentire ad Atn d'arrivare senza grandi patemi alla prossima primavera, quando entrerà nel vivo la gara per il nuovo sistema unico di trasporti toscano. Per questo ieri il commissario Osvaldo Angeli è stato chiamato a raccolta dal suo stesso partito, il Pd, che gli sta chiedendo di sbloccare la situazione. Se la Provincia si tirasse indietro, inoltre, un'altra soluzione per ricapitalizzare porterebbe dritta alla Ctt che possiede già il 30% di Atn e che con quest'ultima e Ataf ha costituito il consorzio Mobit con cui si prepara a partecipare alla gara regionale. «La preoccupazione per il futuro della società è tanta – ammette Leonardo Fazzi della rsu di Atn -. Come sindacati sono mesi che segnaliamo questa situazione e ora stiamo vigilando con attenzione l'evolversi della vicenda. La messa in liquidazione – spiega – avrebbe ripercussioni non solo su noi lavoratori, ma significherebbe anche la sospensione del servizio». Uno scenario catastrofico che, tuttavia, non sembra toccare i vertici dell'azienda, in primis il suo presidente Sirio Bonini. Quest'ultimo, interrogato direttamente sul futuro dell'azienda e dei suoi dipendenti come Ponzio Pilato preferisce lavarsene le mani e rimandare qualsiasi intervento e presa di posizione a un futuro «comunicato aziendale». Il numero uno di Atn non sa rispondere neppure quando gli si fa una domanda più semplice, per esempio, sul destino del capolinea della ex Montecatini. Fino a poco tempo fa diceva di aspettare la costruzione della pensilina di largo Allende, ora che questa è pronta da più di un mese ci fa sapere, genericamente, «che ci sono ancora dei problemi, ma non dipendono da Atn»

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