«Umbria Mobilità via da Roma Tpl entro il 2014, ma prima recuperiamo i soldi»

«Umbria Mobilità via da Roma Tpl entro il 2014, ma prima recuperiamo i soldi»

Audizione del presidente Lucio Caporizzi al Comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull'amministrazione regionale

Audizione del presidente di Umbria Mobilità, Lucio Caporizzi al Comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull'amministrazione regionale. Ha fatto il punto sull'ultima assemblea dei soci dell’azienda, che si è tenuta la settimana scorsa, e che lo ha confermato presidente del cda.   «L'assemblea – ha ricordato Caporizzi – ha dato il via libera alla vendita del restante 30 per cento di Umbria Mobilità Esercizio a Bus Italia, che ha 20 giorni per accettare. In questo modo i soci hanno deciso che lo sforzo finanziario richiesto per mantenere la quota di proprietà era eccessivo, e che era meglio puntare ad aumentare la qualità dei servizi, visto che il 70 per cento dei servizi fa capo ai soci stessi. Il prossimo passaggio importante, infatti, sarà la gara per il contratto di servizio e molto del futuro di Umbria Mobilità dipenderà da quante risorse ci verranno messe».  
UM spa diventa Agenzia. «Per Umbria Mobilità Spa – ha spiegato Caporizzi, secondo quanto si legge in una nota del Consiglio – i soci hanno deciso di rinnovare il cda. Con la nuova situazione Um spa continuerà a gestire il patrimonio, le partecipate e le posizioni debitorie. In più, seguendo l’esempio di altre regioni, potrà esercitare compiti di agenzia per la gestione del contratto di servizio. In questo modo sarà possibile recuperare i circa 8-9 milioni di euro dell’Iva del fondo trasporti. Per quanto riguarda le dismissioni stiamo cercando di uscire da varie società che erano state create in passato, ma la situazione più complicata rimane quella di Roma Tpl. La nostra intenzione non è solo quella di recuperare i debiti, cosa che metterebbe in sicurezza i conto di Umbria mobilità Spa; ma è nostro interesse anche uscire dalla società ed essere liquidati. Entro la fine dell’anno speriamo che si risolva la questione debitoria di Atac verso Roma Tpl, a quel punto sarebbe possibile immaginare una nostra uscita».

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