Buone notizie per Atp, l'azienda di trasporto pubblico che da quasi un anno funziona sotto il controllo del tribunale fallimentare

Provincia di Genova, Atp: piano industriale varato dalla maggioranza dei creditori

Provincia di Genova, Atp: piano industriale varato dalla maggioranza dei creditori

L'azienda di trasporto pubblico operativa sulla Provincia di Genova vede allontanarsi il rischio fallimento

Come Riporta Meoli sul Secolo XIX il piano industriale, elaborato dopo faticose trattative dall'azienda, è stato approvato dalla maggioranza dei creditori, riuniti in assemblea.   Se la stessa maggioranza di creditori entro 20 giorni, così come prevede la legge, metterà per iscritto questo gradimento, allora il piano di risanamento potrà partire e Atp non sarà più una società a rischio fallimento.   Se questa è una buona notizia, lo è per certi versi ancora di più il commento espresso pubblicamente dal giudice competente, Renato De Lucchi secondo il quale «Il piano industriale dà sufficienti garanzie». In linea anche il giudizio di Massimo Scotton, commissario giudiziale nominato dal Tribunale.   Per quanto riguarda il dettaglio dell'assemblea dei creditori, senza il cui assenso il fallimento sarebbe stato inevitabile, la maggioranza ha partecipato e di questi un solo creditore (il fornitore di carburante a metano) si è detto contrario: una scelta che dipende dal fatto di non essere stato inserito tra i creditori strategici ma tra quelli normali.   Quest'ultima differenza, del resto, non è irrilevante: i primi avranno il 65 per cento di quanto dovuto loro da Atp, i secondi solamente il 30 per cento. «Delle 260 corriere che abbiamo in dotazione, solo 6 vanno a metano e quindi non potevamo considerare il fornitore del gas come strategico – dice Enzo Sivori, presidente di Atp – sono ovviamente in attesa delle conferme scritte al voto che è stato positivo in assemblea. Per scaramanzia non voglio ancora dire che ce l'abbiamo fatta, ma sono certamente molto più fiducioso che qualche mese fa».   Soddisfatti naturalmente anche i sindacati e i lavoratori, visto che una volta diventato esecutivo il piano industriale e conclusa quindi la fase emergenziale, potranno ottenere in busta paga quasi tutto quello che gli era stato portato via lo scorso ottobre, nel momento peggiore della crisi Atp. La stessa dirigenza esce rafforzata dalla vicenda e certamente è importante che una soluzione sia stata trovata prima della chiusura definitiva della Provincia di Genova, che è la maggiore azionista di Atp e che il prossimo 31 dicembre chiuderà i battenti.   «Il piano che abbiamo presentato è solido e soprattutto rispettoso delle esigenze e dei diritti di tutti, dai lavoratori ai creditori, arrivando naturalmente all'utenza» – dice ancora Sivori. Intanto, sul fronte delle entrate, qualcosa di più sta entrando dalle vendite di biglietti sia per l'incremento tariffario del 10 per cento di media, entrato in vigore a inizio maggio, sia per un aumento dei viaggiatori: «Siamo soddisfatti dell'esito delle corse e delle linee balneari – dice ancora Sivori – che stanno viaggiando a pieno regime». Un aiuto agli incassi sta arrivando anche dal fronte sanzioni. Da due settimane sono in azione 20 controllori appena formati. Sono già state date alcune multe, mentre la sola presenza dei verificatori a bordo avrebbe fatto crollare il numero degli scrocconi, che era arrivato ad oltre il 25 per cento.

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