La protesta della categoria contro gli emendamenti al Ddl Concorrenza.
I tassisti sono sul piede di guerra e scenderanno in Piazza contro le proposte di modifica del Ddl. Nel mirino della categoria ci sono le modifiche al testo suggerite dalla vicepresidente del Senato Linda Lanzillotta, che già oggi potrebbero essere discusse in Commissione Industria a Palazzo Madama: l'esponente del Pd chiede, infatti, l'abrogazione degli obblighi per gli Ncc (noleggiatori con conducente) di rientrare in autorimessa dopo una corsa e di disporre di una sede nel Comune che ha rilasciato l'autorizzazione. Non solo. Sul fronte degli autisti non professionisti – vedi la versione UberPop messa al bando dal Tribunale di Milano – Lanzilotta propone l'adozione di un decreto che definisca una regolamentazione minima delle tipologie di servizi che mettono in connessione domanda e offerta, sulla falsariga del parere già espresso dall'Authority dei Trasporti. Su queste proposte di modifica i tassisti hanno risposto proclamando lo sciopero del 16 marzo sperando di bloccare le misure proposte. «Vedremo come andrà avanti la discussione – fa sapere Claudio Severgnini, presidente del Tam -. Noi vogliamo solo tutelare la funzione pubblica che svolgiamo da sempre». Sulla stessa linea Giovanni Maggiolo di Unica Cgil: «I tassisti offrono un servizio pubblico, gli Ncc fanno un altro tipo di lavoro: non si possono equiparare». Chiosa Silla Mattiazzi di Uiltrasporti: «La legge 21/92 (quella che disciplina il settore del trasporto pubblico non di linea, ndr) va benissimo così com'è, nessuno provi a cambiarla».