Intervista al "Corriere della Sera"

Trenord: l’ad Piuri parla della riforma del servizio

Trenord: l’ad Piuri parla della riforma del servizio

In un'intervista al quotidiano milanese il n.1 di Trenord parla della recente riforma. All'esame dei comitati dei pendolari la ricetta "meno Treni più Autobus".

Con un'intervista pubblicata oggi sulle pagine locali del quotidiano "Il Corriere della Sera", il numero 1 di Trenord, Marco Piuri affronta il tema della "riforma" del servizio di trasporto, entrata in vigore domenica 9 dicembre insieme all'orario invernale, e del rapporto con i pendolari riunitisi in vari comitati.   Un cambiamento profondo che incide nelle abitudini di moltissimi pendolari che l'ad di Trenord ha spiegato in numerosi incontri con i comitati dei viaggiatori. Una  "riforma" che prevede, in estrema sintesi, autobus al posto dei treni (sulle tratte con una domanda minore) e frequenze rallentate nei giorni festivi.    Complessivamente saranno 139 le corse quotidiane (su 2.300 per 800 mila clienti) che dalle rotaie passano alla gomma. Le sostituzioni – assicura Piuri – riguarderanno i convogli che finora hanno trasportato meno di 50 passeggeri.   Dice l'ad di Trenord: «I tavoli con i pendolari hanno confermato la necessità di un intervento. I viaggiatori ci hanno rappresentato, chi con spirito costruttivo, chi con frustrazione e chi anche con rabbia, una fotografia dei disservizi sofferti nei mesi passati. Rispetto alla proposta fatta ho riscontrato una posizione diffidente, con scarso credito sulla sua efficacia. Il nostro intervento mira invece a ridare affidabilità e regolarità al servizio creando meno disagi possibili. Ma mi rendo conto che non è semplice allineare le aspettative con le condizioni della realtà. Mi pare però che alcuni abbiano ben compreso i problemi e fatto proposte migliorative di cui terremo conto».   Una strada tutta in salita per chi è chiamato a mettere mano alle criticità di un servizio alle prese con materiale rotabile logoro, il 5% di corse saltate e orari non rispettati. Su questi punti Piuri ha invitato tutti ad avere pazienza: «È chiaro  – dice l'ad di Trenord – che nei primi 15 giorni il nuovo orario potrebbe avere qualche sbavatura. Ai pendolari abbiamo chiesto un monitoraggio, per aiutarci a capire dove e come ritarare l'offerta. Ci rivedremo a fine gennaio per fare il punto».    A fronte di un servizio che cambia nei mesi invernali arriva però una promessa: "tra giugno e settembre – conferma Piuri –  dovremmo avere poi tra i 30 e i 40 treni in più.  Venti convogli usati da Trenitalia a cui se ne aggiungeranno 15 nuovi. Noi intanto puntiamo a migliorare la manutenzione della flotta".   Infine, per favorire una più rapida entrata a regime delle misure prese, Piuri sottolinea gli accordi a cui sta lavorando Trenord: «Stiamo ragionando con Google per dare informazioni più tempestive ai viaggiatori. Per le comunicazioni nelle stazioni, abbiamo attivato canali diretti con Rete Ferroviaria Italiana e Ferrovienord (a cui competono le stazioni, ndr ) e intendiamo migliorare il coordinamento».

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