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Agenzia Mobilità Romagnola: presentata l’Indagine di Customer Satisfaction dell’autunno 2021

Agenzia Mobilità Romagnola: presentata l’Indagine di Customer Satisfaction dell’autunno 2021

Si conferma la soddisfazione degli utenti dei servizi di Trasporto Pubblico Locale in Romagna nel secondo anno della pandemia.

Il 22 marzo 2022 sono stati presentati dall’Agenzia della Mobilità Romagnola i risultati della “indagine di customer satisfaction” sui servizi di Trasporto Pubblico Locale delle tre Province romagnole. La presentazione, moderata dal Direttore Generale e dall’Amministratore Unico di AMR, ha visto la partecipazione di Enti Locali e altri Enti coinvolti nei servizi di mobilità, nonché delle aziende di trasporto.

L’indagine – ha sottolineato l’agenzia – rappresenta una buona pratica di AMR ed è stata curata da CSA Research, società incaricata – dal 2018 – di svolgere due campagne di rilevazione all’anno, una nel periodo autunnale e una nell’estivo in virtù della particolare vocazione turistica dei territori della costa romagnola.

A differenza del 2020, il 2021 – secondo anno in caratterizzato dalla pandemia globale da COVID19 e dalle restrizioni ad essa legate – ha visto il ritorno ad una rilevazione nella sua modalità tradizionale (interviste a bordo ed alle fermate), per un totale di oltre 3.600 interviste a utenti dei servizi di TPL.

In sintesi i risultati dell’indagine

Profilazione utenza

La situazione 2021 evidenzia un campione di utenti più simile al 2019 che al 2020, confermando la peculiarità di quest’ultimo sia per tecnica di indagine che per situazione di mobilità oggettivamente differenti. Nello specifico si rileva la più netta presenza femminile come in passato, l’incremento della presenza delle fasce più giovani sebbene ancora in misura inferiore al 2019 e l’attenuazione della percentuale di over 60 e pensionati rispetto al 2020.

Anche il dato di nazionalità è più vicino al dato 2019 che al 2020, prevalendo gli utenti di nazionalità italiana in tutti i servizi ma risalendo le percentuali di presenza di utenza di nazionalità straniera. La percentuale più alta di non italiani si registra nel servizio Extraurbano di Rimini (35,7%).

Il dato relativo alla condizione professionale risulta, come sempre, coerente quello legato all’età degli utenti: si osserva una maggioranza assoluta di occupati nei servizi Urbani di Cesena e Ravenna e nell’Extraurbano di Rimini mentre gli studenti fanno registrare le percentuali più alte nei servizi Urbani di Forlì e Rimini (48% in quest’ultimo) e in quelli Extraurbani di Forlì-Cesena e Ravenna. La percentuale più alta di pensionati si osserva nell’ambito del servizio urbano di Forlì.

Per quanto riguarda gli altri titoli si osserva che i laureati sono più presenti della media nel servizio urbano di Cesena e nell’Extraurbano di Forlì-Cesena (che registrano una presenza superiore alla media anche di liberi professionisti e imprenditori), mentre la licenza media inferiore registra le percentuali più alte nei servizi Extraurbani di Ravenna e Urbani di Rimini; il titolo è ampiamente presente anche tra gli utenti del servizio urbano di Forlì, in cui oltre agli studenti sono presenti in misura rilevante anche i pensionati.

Abitudini di spostamento

Nel 2021, ed in analogia con i dati pre-covid del 2019, tutti i servizi registrano un buon livello di utilizzo settimanale, sebbene non assiduo; l’uso giornaliero (5 – 7 giorni a settimana), risulta maggioritario nei servizi Urbani di Forlì e Rimini mentre negli altri servizi prevale l’utilizzo in più giornate durante la settimana, fino ad un massimo di 3-4.

Risale la percentuale di utenti che utilizza l’abbonamento, con le percentuali più alte nei servizi Urbano di Forlì (78,5%) e Urbano di Rimini (75,8%). L’uso dei biglietti di corsa semplice raggiunge (o supera di poco) il 35% nei servizi Urbano di Cesena, Urbano di Ravenna ed Extraurbano di Rimini.

In ripresa l’uso sistematico dei servizi per motivi di studio e lavoro seppure risulta ancora diffuso dell’utilizzo per motivazioni non sistematiche. L’utilizzo dei servizi per motivi di studio non raggiunge il dato 2019; la quota di spostamenti per motivi non sistematici (servizi e svago) è maggiore nei servizi urbani di Forlì e Cesena e nel servizio Extraurbano di Rimini.

Valutazioni

Come consueto, la rilevazione della qualità percepita prevede che gli utilizzatori esprimano giudizi su una serie di aspetti soggettivi ordinati nei 6 “macrofattori” caratterizzanti il servizio, quali la sua organizzazione, il comfort di viaggio, la attenzione verso il cliente, il personale delle aziende, il servizio reclami, la attenzione alle problematiche ambientali.

Seppur con diverse caratteristiche di progettazione e di utilizzo dei servizi nonchè di target di clientela, i dati raccolti e messi a sistema nei grafici che seguono non dimostrano differenze sostanziali fra i diversi territori. I giudizi raccolti si confermano in generale positivi sui 6 macrofattori; emergono, tuttavia, margini di miglioramento nella gestione del servizio reclami.

Interessante anche l’analisi del trend rispetto allo stesso periodo precedente alla pandemia (2021-2019) da cui si conferma il 2020 quale anno transitorio particolarmente influenzato dalla situazione pandemica (cambiate abitudini di mobilità e restrizioni ad essa correlate) e il 2021 quale anno di marcato ritorno alla situazione 2019. Dall’analisi di dettaglio dei dati emergono, fra gli altri, il miglioramento di alcuni giudizi sui servizi urbani di Forlì (tra cui attenzione alle problematiche ambientali, confort di viaggio e attenzione al cliente) e di Rimini (servizio reclami, attenzione al cliente e, in particolare, l’attenzione alle problematiche ambientali, verosimilmente correlata con l’introduzione del servizio elettrico MetroMare).

Emergenza Covid-19

Anche l’approfondimento specifico sugli effetti dell’emergenza sanitaria nei servizi di TPL attesta segnali dati di un marcato ritorno alla normalità.

Un primo dato che conferma quanto sopra è rappresentato dal 74,% di utilizzatori che sostiene di utilizzare il trasporto pubblico come nel periodo precedente la pandemia (nell’autunno 2020 lo stesso dato era del 63,2%); questo dato è sinergico a quello di utilizzatori che utilizza meno il traporto pubblico per le cambiate esigenze di mobilità, la cui percentuale risulta molto ridotta rispetto al 2020.

Gli utilizzatori che denunciano un minor uso dei mezzi pubblici (19,6%), lamentano solo nella metà dei casi le insufficienti misure anticontagio e il minore senso di sicurezza nell’uso dei servizi. Ciononostante, a livello generale, il campione intervistato percepisce una più che sufficiente sicurezza a bordo e alle fermate, con un giudizio medio (scala 1-10) pari a 6,8.

Qui il collegamento per scaricare l’intera indagine presentata

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